Rossano riparte di notte: la rinascita della movida in Piazza Le Fosse | GUARDA IL VIDEO

La movida torna protagonista a Corigliano – Rossano, segnando un punto di svolta dopo anni di inattività e silenzio nell’area urbana di Rossano. La crisi economica, l’emigrazione e le problematiche legate all’inquinamento acustico avevano spento l’entusiasmo di chi un tempo investiva nelle attività serali, uno dei luoghi principali (piazza Bernardino Le Fosse) deserto. Ora, grazie all’intraprendenza di giovani imprenditori locali, il centro urbano rinasce. Con l’apertura di nuovi locali e iniziative, Rossano recupera in parte la sua vitalità, trasformandosi in un polo di attrazione per i residenti e i visitatori. Gli imprenditori hanno deciso di unirsi per rilanciare un luogo simbolico, rendendolo di nuovo attrattivo sia per i residenti che per i visitatori. Un passo importante, dopo anni di difficoltà, per una città che vuole riscoprire il proprio potenziale aggregativo e culturale.

Le difficoltà e il rischio del passato

Nonostante il fermento, resta il ricordo delle problematiche che, in passato, hanno frenato la crescita della movida in piazza Bernardino Le Fosse. «Nel 2013-2014 eravamo diversi locali in attività, ma un’ondata di denunce per inquinamento acustico e sanzioni ci ha demoralizzato, costringendoci a chiudere o a spostarci altrove», racconta Giuseppe Ambrosio socio nel nuovo locale Vinile che dà sulla piazza. Il timore che si possano ripetere situazioni simili è ancora vivo, ma c’è fiducia nel dialogo con l’amministrazione comunale. «Crediamo che, con una maggiore collaborazione e regolamentazione, si possano evitare gli errori del passato. La nuova gestione ha già dato segnali positivi, organizzando eventi natalizi e di Capodanno in piazza. Con il supporto di tutti, le cose possono davvero cambiare».

Cosa serve per incentivare la movida

Per garantire il successo di questa rinascita, gli imprenditori richiedono alcune misure mirate. «Serve elasticità sugli orari, almeno nei fine settimana. È in quelle serate che i locali lavorano di più, e concedere qualche ora in più di musica e intrattenimento aiuterebbe molto», spiegano. La diversificazione dell’offerta è un altro elemento chiave per attrarre un pubblico ampio e variegato. «Non si tratta solo di aprire locali, ma di creare una vera esperienza per chi viene qui. Con eventi organizzati, musica dal vivo e una regolamentazione adeguata, possiamo fare di questa piazza un punto di riferimento per la movida della città».

Una nuova visione per il futuro

Dopo anni di silenzio, Rossano sembra pronta a riprendersi uno spazio importante nel panorama della vita notturna e dell’aggregazione sociale. Con il giusto equilibrio tra regolamentazione e libertà, la piazza potrebbe consolidarsi come simbolo di una nuova stagione per il centro urbano, un luogo dove tradizione e modernità si incontrano per offrire ai cittadini e ai visitatori una rinnovata esperienza di socialità. Pierluigi Russo, giovane imprenditore e socio fondatore di uno dei locali della rinnovata Piazza Bernardino Le Fosse, racconta con orgoglio la rinascita di uno degli spazi centrali dell’area urbana di Rossano. «Ho 32 anni e ho visto nascere questa piazza, vivendo tutte le sue epoche», afferma Russo. «Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto, con l’idea di rilanciare la piazza e restituirle il ruolo di cuore pulsante della città. Sono stati investimenti spontanei, lottati e sudati, perché abbiamo trovato una piazza desolata, abbandonata e non vissuta. Ma siamo convinti che questo sia un primo passo verso un cambiamento importante».

 Il problema dell’inquinamento acustico e il rispetto del vicinato

La rinascita della piazza, però, non è esente da difficoltà, come sottolinea Russo. «Il problema dell’inquinamento acustico esiste. Cerchiamo di agire nel massimo rispetto della comunità, dialogando con i vicini e trovando soluzioni condivise. Credo che per far rinascere un luogo sia necessario un equilibrio tra dare e avere». Per garantire un ambiente vivibile e sostenibile, gli imprenditori si sono presi carico di alcune responsabilità, andando oltre i propri doveri. «Facciamo cose che non ci competono, come la pulizia della piazza e altre attività di manutenzione, perché vogliamo contribuire a rendere questo spazio un posto migliore per tutti». Nonostante le restrizioni orarie e le possibili lamentele, Russo sottolinea l’importanza di trovare un compromesso. «Stiamo dialogando con gli enti locali per chiedere un’estensione degli orari della musica, almeno nei fine settimana, perché la piazza vive soprattutto di notte. È importante rispettare tutti, ma non dimentichiamo che la movida fa parte della vita di tutte le piazze del mondo».

Giovani imprenditori credono nel territorio: una storia di occupazione e radici

Simone Russo, giovane socio lavoratore del locale Malocchio, racconta una storia di passione, coraggio e determinazione. In un territorio spesso segnato dalla mancanza di prospettive, questi ragazzi hanno deciso di non emigrare e di investire nella loro città, Rossano, per creare opportunità e dar vita a un progetto che unisce tradizione e modernità. «Vediamo tante fughe di cervelli verso il Nord o all’estero. Noi, invece, abbiamo scelto di restare qui a Rossano», racconta Simone Russo con orgoglio. «Rossano non è solo un luogo in cui tornare durante le vacanze, ma una città dove piantare radici e costruire qualcosa di bello e duraturo. Crediamo che Rossano possa essere una casa, non solo per noi, ma per tanti altri giovani». «Abbiamo deciso di creare un’occupazione, non solo per noi stessi, ma anche per altri ragazzi. Il nostro staff è composto interamente da giovani under 25, e questo dimostra quanto i giovani abbiano voglia di lavorare e contribuire al futuro della nostra terra».

 

Una risposta

  1. Quello che manca è anche la collaborazione della AMMINISTRAZIONE se la la piazza e i locali stentano ad andare avanti per creare aggregazione ed economia pulsante…. BASTEREBBERO MENO TASSE…occupazione suolo pubblico e tari sarebbe un primo passo per incentivare i giovani che con locali attraggono anche i giovani dei paesi limitrofi.

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