Riceviamo e pubblichiamo
Prima di proporre, e proporsi, il PD quale partito del futuro governo nella nostra città, è necessario che venga compiuta una riflessione seria e approfondita.
Innanzitutto, il PD deve sfoltire dalle sue fila coloro che hanno già dato un contributo nella vita politica cittadina.
È doveroso offrire ai nostri concittadini – per una questione di credibilità politica – delle liste che siano espressione di una classe politica nuova, giovane e preparata; soprattutto che siano presenti soggetti di rottura che provengano dalla società civile e che non abbiano bisogno della politica per vivere: ovvero che abbiano un lavoro che, dopo l’esperienza politica, li attende e che siano, esclusivamente, al sevizio del cittadino e non tentati dall’avventura politica fine a se stessa.
Pertanto, al PD non servono più “i pacchetti di tessere”, né tantomeno il PD può permettersi di scegliere i propri candidati nel chiuso delle stanze di sezione; di contro è giunto il momento di aprirsi alla società civile, di parlare a tutta la Città, al suo tessuto imprenditoriale e commerciale e ai diversi bisogni che sono presenti e non ascoltati.
Tra l’altro carattere distintivo e fondamentale, nonché momento partecipativo e di democraticità del PD sono le Primarie, che devono essere svolte innanzitutto per una questione di chiarezza in presenza di più candidati, affinché a decidere siano i cittadini, in base alla loro sensibilità; senza candidature calate dall’alto.
Poi, riguardo alla coalizione di CentroSinistra, è necessario interloquire con le liste civiche di legittima espressione del malessere cittadino, ma in questo senso si continua a manifestare un immobilismo che può avvantaggiare solamente i candidati dell’opposto schieramento.
In questo senso bisogna rialzare la testa e metterci la faccia, proporsi alla città con un programma serio, specifico, semplice, chiaro e inattaccabile, esprimendo un candidato certamente identitario, ma che sia in grado di fare la differenza nel raccogliere il consenso necessario alla vittoria, anche trasversalmente, per il bene primario della città.
E, da ultimo, che tale candidato non sia stato, in qualunque modo, inerte mentre il centrodestra faceva regredire la nostra città alle condizioni odierne, purtroppo precarie sotto ogni aspetto.
Sanità
La questione dell’Ospedale di Rossano, ma più in generale dell’Area Vasta della Sibaritide deve essere affrontata unitariamente dai territori coinvolti per una semplice questione di maggiore forza “contrattuale”, espressione delle reali necessità del territorio.
Senza poter più pensare alla spartizione delle nomine in chiave politica!
Infatti, poiché non è più possibile avere un ospedale ogni 25/30 km, è allora imprescindibile concertare – almeno in sede regionale – dove ubicare i reparti sensibili in ragione delle strutture già esistenti.
E, quindi, potenziare i reparti già presenti rendendoli strutture di qualità, facilmente raggiungibili in caso di emergenza. Con la creazione, ove sia utile, di un Pronto Soccorso incrementato a dovere a Rossano, già dotato di un elisoccorso funzionante, che sia in grado di smistare i pazienti sui reparti dislocati sul territorio, assicurando la serenità necessaria per tutti gli operatori sanitari, che in condizioni sempre molto difficili e precarie, garantiscono al meglio le prestazioni sanitarie.
Turismo, servizi e promozione delle eccellenze
La nostra città, e più in generale la nostra area, possiede una ricchezza assoluta in termini di storia, aree verdi, clima, mare, tradizioni enogastronomiche e quant’altro ci identifica a livello culturale.
Il tutto non sfruttato, se non per singole e note eccezioni. Però mancano i servizi, e quindi male!
Ma deve essere l’amministrazione territoriale a creare le condizioni affinché gli imprenditori, che vogliono investire nel nostro territorio, siano attratti dalle possibilità che sono presenti.
E ciò è possibile soltanto non arroccandosi su posizioni ormai datate. Ovvero, innanzitutto, è necessario creare i servizi.
Al momento esistono due aeroporti – Lamezia e Crotone – che hanno bisogno di essere meglio sfruttati e potenziati; ma la presenza di Ryanair è in questo senso confortante; tuttavia resta necessario operare un collegamento giornaliero tra questi aeroporti e la città di Rossano per garantire una diretta mobilità, sia ai turisti che ai residenti fuori sede, in ogni periodo dell’anno.
Inoltre, bisogna promuovere le eccellenze del territorio, abbiamo la fortuna di essere depositari del Codex Purpureus Rossanensis, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità, per cui si deve creare un circuito culturale che parta da questa rarità che solo noi possediamo.
In più, abbiamo un centro storico meraviglioso: dobbiamo creare delle occasioni di aggregazione sociale e di sviluppo di quest’area sia attraverso la realizzazione di strutture ricettive che siano collegate – penso all’estate – alle spiagge e agli stabilimenti balneari con servizi creati da cooperative giovanili, sia mediante appuntamenti di rilievo che consentano la valorizzazione del centro storico in tutti gli altri periodi dell’anno.
Sarebbe poi utile sfruttare la stagione estiva – oltre i soli due mesi di luglio e agosto – moltiplicando gli eventi di promozione e di offerta al turista e al cittadino.
Per ciò che concerne le altre aree del nostro variegato territorio si può immaginare di creare dei percorsi – penso all’escursionismo o al cicloturismo – in montagna, sul versante di un’offerta turistica differenziata.
Infrastrutture, governo e tutela del territorio
È necessario, innanzitutto, avere un’interlocuzione con il Governo nazionale al fine di ottenere i finanziamenti per il raddoppio della SS. 106 e con tutti gli altri enti locali per migliorare la rete viaria regionale e locale. Il tutto con serietà, onestà e tempi certi.
In sostanza tra il versante ionico e versante tirrenico abbiamo una Calabria spaccata in due; non ce lo possiamo più permettere.
Rispetto alle questioni dei rifiuti, dell’acqua e del depuratore bisogna dire basta con la cultura che “privato è meglio”.
Il Centrosinistra – per poter vincere le elezioni – deve avere il coraggio di assumersi la responsabilità di cambiare rispetto alle scelte precedenti che non hanno prodotto alcun risultato utile per la nostra Città.
Invece esistono le competenze e le capacità per avere una gestione in house dei servizi essenziali per il cittadino.
Si può fare bene impiegando le forze degli Lsu – ad esempio – per fare la differenziata col porta a porta della raccolta rifiuti. In pratica, si otterrebbero diversi risultati:
1. Si avrebbe l’immagine di una città più pulita (fondamentale nell’ottica della promozione turistica);
2. Le tasse verrebbero abbassate;
Morale della favola, con l’immondizia la città di Rossano ci può anche guadagnare…
Rispetto alla questione della Centrale Enel esiste, invece, la possibilità di convertire l’attuale impianto attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie. Mi riferisco, in particolare, alla possibilità di utilizzare le correnti marine per la creazione di energia da fonte rinnovabile. Di tale possibilità di sfruttamento si è già occupata nel 2011 l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile.
In più sarebbe utilissimo alla città un piano di riconversione energetica da fonte rinnovabile, quale solare, fotovoltaico o eolico, per gli edifici sia pubblici che privati.
Quindi, piuttosto che discutere sterilmente dell’argomento desueto e inconsistente della riconversione a carbone, che avrebbe un impatto devastante in termini di salute dei cittadini e dell’ambiente, è giunto il momento di proporre soluzioni innovative che tengano nel dovuto conto dei livelli occupazionali, dello sviluppo produttivo industriale e della tutela dell’ambiente in cui viviamo.
Infine il PD, e la sua attuale classe dirigente, ha l’obbligo di proporre un’alternativa di governo della città che ci faccia uscire dal pantano in cui la città è stata condotta sino ad oggi; altrimenti si lascerà nuovamente la città nelle mani di un centrodestra che cambia i nomi, ma non le facce, o tutt’al più all’antipolitica; e onestamente non so cosa possa essere peggio per la Rossano sprofondata nel baratro che ci hanno lasciato in eredità oggi.
Rossano, 05/01/2016
Avv. Achiropita Titti Scorza
Direzione Provinciale PD di Cosenza