Tutti a Roma il prossimo 17 marzo 2016, con partenza alle 00,15 da Piazzale Stazione a Rossano. Poi l’arrivo nella Capitale alle 9 dove si terrà un primo sit-in in Piazza Indipendenza, sede del Consiglio superiore della magistratura ai cui componenti i manifestanti chiederanno delucidazioni circa il perché i magistrati non abbiano inteso convocare il senatore Enrico Buemi quando parla di “carte false” pur di giungere alla chiusura del Tribunale di Rossano. A seguire gli aderenti alla manifestazione si sposteranno a Montecitorio, sede del Parlamento. Qui vi sarà la elevazione di striscioni e l’utilizzo di un megafono e di fischietti. L’obiettivo è esprimere il più assoluto dissenso, rabbia e indignazione, per le mancate risposte dello Stato sul perché sia stato chiuso il presidio di Rossano e non altri (Paola o Castrovillari) di consistenza decisamente minore e meglio collegati con il capoluogo di provincia (Cosenza). Il Gruppo d’Azione per la Verità nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri presso l’hotel San Luca a Rossano, ha precisato che in Calabria nessun Tribunale avrebbe dovuto essere soppresso. Per tuttavia, poiché il Governo ha deciso di andare in quella direzione, mal si comprende quale sia stato il criterio per cui Rossano è stato chiuso a differenza di Paola o Castrovillari. Su questo lo Stato tace. Pronto un dossier che mette a nudo tutte le storture. Ci sta lavorando Mauro Mitidieri, presidente Aiga (associazione giovani avvocati). Il dato importante è la presenza dei sindaci del territorio, purtroppo non tutti, ma i partecipanti hanno lo spirito adatto per portare avanti la vertenza. Il primo cittadino Antonio Russo (Crosia) ha ribadito che le amministrazioni saranno presenti con la fascia tricolore e con un piccolo contributo economico al fine di sostenere le spese vive dell’organizzazione. Inoltre è in itinere un atto deliberativo dei Consigli comunali sulle inefficienze dell’accorpamento e sulle gravi affermazioni di Buemi. E’ intervenuto Luigi Lettieri, sindaco di Cropalati, secondo il quale occorre dar vita a una lotta sociale contro lo scippo ai danni del territorio. «C’è chi evita di denunciare per non andare a Castrovillari». Tra le proposte emergenti una richiesta di incontro formale al ministro della giustizia. in linea Luigi Paldino, sindaco Paludi. Duro l’intervento del Consigliere comunale di Crosia Caterina Urso:« Dimostreremo di essere un popolo che non abbassa la testa. Attraverso le delibere dei consigli comunali porteremo anche la voce amministrativa di questo territorio». Accolta con favore la posizione di Gennaro Mercogliano, critico letterario e saggista, vicedirettore dell’Università Popolare di Rossano e membro del Consiglio Direttivo dell’Iraceb.«C’è una maggioranza silenziosa, che non partecipa però soffre. L’indice economico di questa città (Pil), dopo la chiusura del Tribunale è sceso del 20%. Mai la città di Rossano ha toccato un punto così basso». Sarà presente l’Ordine dei Commercialisti di Rossano i cui professionisti hanno già organizzato un pullman autonomamente. Idem la federazione nazionale agricoltura il cui massimo rappresentante ha messo a disposizione un autobus apposito. E poi le innumerevoli adesioni che stanno giungendo da tutto il territorio. E’ un momento importante: c’è sete di giustizia. Da domani saranno distribuiti nei principali centri della jonio cosentino i manifesti che pubblicizzano l’iniziativa. Nel frattempo il Gruppo d’Azione per la Verità fa sapere che per contatti diretti è necessario rivolgersi al responsabile organizzativo (info. 329/4211176). Pronta intanto una lettera al Capo dello Stato.