San Demetrio Corone .- “Sarà un Festival di tre giorni, tre giornate intense, ricche di eventi e di partecipazione. Sarà il Festival di tutta l’Arbëria”. Ha esordito così il Sindaco Ernesto Madeo alla conferenza stampa di presentazione dell’ importante evento canoro, che si svolgerà a San Demetrio Corone, Collegio di Sant’ Adriano, nei giorni 11/12/13 Agosto. “Il regolamento del concorso, ha aggiunto, prevede anche premi consistenti per i vincitori, che saranno consegnati all’istante”.
Questi i premi resi noti: I posto 3000 Euro, II posto 2000 Euro, III posto 1000 Euro. Ritornerà il Premio della critica “Giuseppe D’Amico” e ci sarà anche quest’anno il premio “Pino Cacozza” per il miglior testo.
“Abbiamo da subito perseguito l’obiettivo di creare i presupposti per realizzare un Festival di qualità, ha affermato ancora il Sindaco, nonostante i nostri tanti impegni, nella prima fase, dell’attività amministrativa”.
Nel corso della riunione, lo stesso primo cittadino ha presentato il “logo” della rassegna, realizzato dal grafico Alberto Luca. Si tratta di due cerchi, il primo dorato, il secondo con colori, che ricordano il costume tradizionale arbëresh. All’interno una composizione artistica, che richiama due tratti distintivi del Festival: l’aquila bicipite e la chiave del violino.
Subito dopo, spazio agli interventi: il direttore artistico Angelo Pagliaro ha inteso ricordare il valore della kermesse canora, che ha resistito nel tempo. Ha menzionato il compianto avv. Giuseppe D’Amico, “che ha avuto l’idea Festival per promuovere e diffondere la nuova canzone arbëreshe”. Si è soffermato, inoltre, sulla illustrazione del sito www.festivaldellacanzonearbereshe.com ed ha annunciato una serie di iniziative per le tre giornate programmate, fra cui una storia su Skanderbeg, che sarà una vera e propria sorpresa; il consigliere delegato alla cultura Emanuele D’Amico ha ringraziato l’Amministrazione comunale per avergli affidato l’incarico ad organizzare la manifestazione che, dopo 40 anni, è in simbiosi con tutta la storia della comunità. “Anche se non sarà semplice per me, ha detto, cercherò di distaccarmi dalle mie sensazioni emotive per impegnarmi ed essere all’altezza del gravoso compito”; Adriano D’ Amico, con un tuffo nel passato, invece, ha ricordato i momenti pioneristici dell’evento, che è riuscito a produrre in tanti anni tante belle canzoni, offrendo linfa e vitalità a tutto il patrimonio artistico arbëresh.
A conclusione della riunione il prof. Pasquale De Marco, con la collaborazione della splendida Alessia Ponte, ha illustrato il costume tradizionale arbëresh.
Gennaro De Cicco