SAN LORENZO BELLIZZI Si è conclusa, con nuove e importanti scoperte, la prima campagna di scavi nella Grotta di Pietra Sant’Angelo, una delle tante grotte di origine carsica, tra cui “Abisso del Bifurto” e la più nota “Grotta delle Ninfe”, che si trovano nei comuni di Cerchiara di Calabria e San Lorenzo Bellizzi. Grotte nelle quali, secondo gli studiosi, hanno vissuto gli uomini primitivi prima costruire le proprie abitazioni sulle palafitte e dove, quindi, si sono svolte le prime forme di vita umana, ivi compresa la sepoltura dopo la morte. Nella Grotta di Pietra di Sant’Angelo, le importanti evidenze venute alla luce nella prima campagna di scavi hanno infatti confermato la presenza di un contesto funerario risalente dell’età neolitica appartenuto al più antico popolamento umano del versante orientale del massiccio montuoso del Pollino, che promette di fornire ulteriori testimonianze archeologiche sempre relative alla Età della Pietra Nuova. La prima campagna di scavi, patrocinata e sostenuta dal comune di San Lorenzo Bellizzi guidato dal sindaco Antonio Cersosimo e autorizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è stata co-diretta dalla prof.ssa Antonella Minelli dell’Università degli Studi del Molise e dal Dottor Felice Larocca dell’Università degli Studi di Bari e si è avvalsa del prezioso supporto tecnico-operativo del Gruppo Speleologico “Sparviere” coordinato da Antonio Larocca e del Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”. «Tutti insieme, unendo le energie positive di cui siamo portatori – ha dichiarato il sindaco ing. Antonio Cersosimo – per la prima volta nella storia della nostra piccola comunità, abbiamo concorso a scrivere una pagina importante su quelle che furono le prime forme di vita e le frequentazioni umane nel nostro territorio e lo abbiamo fatto fornendo elementi reali e scientificamente utilizzabili rappresentati dalle evidenze emerse nella prima campagna di scavi. Una prima pagina – ha aggiunto il primo cittadino dando appuntamento ai primi di settembre per la ripresa degli scavi – alla quale ne seguiranno sicuramente tante altre. Un grazie particolare – ha concluso l’ing. Cersosimo – al dinamico Nino Larocca, al consigliere Salvatore Restieri che ha ben supportato la squadra, all’ormai “mitico” Giacomo e a tutti quelli che hanno contribuito a far si che tutto si svolgesse in condizioni di estrema sicurezza».