È l’avversione per la propria casa, per il proprio retaggio e per la propria identità culturale. In psichiatria è un’avversione verso l’ambiente domestico. Il termine deriva dalle parole greche oikos, che significa famiglia, casa o famiglia e fobia, che significa paura. Usato in contesti politici è riferita criticamente a ideologie politiche che ripudiano la propria cultura e lodano le altre. Il primo utilizzo di questo tipo è stato forse nel 2004, quello del filosofo britannico Roger Scruton. Rappresenta uno stadio attraverso il quale passa normalmente la mente dell’adolescente. Ma può essere riferita anche ad impulsi politici e ideologici che si sposano con la xenofilia, cioè la preferenza per le altre culture aliene alla loro e che lo stesso Scruton descrive in antitesi alla xenofobia. Stiamo parlando dell’OICOFOBIA.
A questa vera e propria diffusa patologia sociale ed intellettuale, che misura e spiega l’avversione quotidiana, spontanea e persistente, anche e soprattutto del calabrese a tutto ciò che può direttamente o indirettamente rappresentare o anche solo evocare la propria storia e la propria identità, nel suo 25esimo anniversario di esperimenti, progettualità e provocazioni, l’associazione europea Otto Torri sullo Jonio dedica un evento straordinario, una ulteriore ed autentica provocazione, partita nei giorni scorsi e che ha già fatto registrare l’adesione ed il sostegno di numerose istituzioni regionali, nazionali ed europee.
SANTIAGO YDÁÑEZ NELLA CALABRIA STRAORDINARIA. – Promosso, infatti, in partnership con il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, la storica e prestigiosa Fondazione Zètema di Matera, la Diocesi di Rossano-Cariati e il Museo Diocesano e del Codex, la cooperativa nazionale Italia Che Cambia e LaC News 24, finanziato dalla Università di Malaga e da Enel Italia Spa (Partner Principale), insieme a numerosi altri partner privati (Rubbettino Editore, iGreco, Perla di Calabria, Biosmurra, Mi ‘Ndujo, Adv Maiora, Simet Spa Lob&Partners e Montesanto Sas),il nuovo evento culturale di Otto Torri gode dell’alto patrocinio del Parlamento Europeo e dell’Ambasciata di Spagna in Italia, della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, dell’Accademia delle Belle Arti di Roma oltre delle Città di Corigliano-Rossano e di Cassano allo Jonio. Al direttore dell’associazione Lenin Montesanto, nei giorni scorsi, è giunto anche un messaggio di apprezzamento per l’iniziativa da parte del neo Presidente della Giunta della Regione Autonoma dell’Andalusia D. Juan Manuel Moreno Bonilla invitato a concludere l’evento nel prossimo autunno in Calabria insieme al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.
L’evento è partito ufficialmente lo scorso 30 giugno con l’avvio della speciale residenza artistica, nel cuore del Centro Storico di Rossano di Santiago Ydáñez, uno dei pittori spagnoli di maggiore fama internazionale e che resterà ospitato a Corigliano-Rossano fino al lunedì 11 luglio. In questi giorni, insieme allo staff di Otto Torri sullo Jonio ed in collaborazione con istituzioni ed associazioni dei territori coinvolti, l’Artista sarà accompagnato alla scoperta di quelli che potrebbero essere alcuni dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria, l’innovativo progetto di sostanziale rilettura, riscrittura e comunicazione esperienziale della narrazione identitaria e turistica della regione messo in atto dall’assessorato regionale al turismo; un progetto ambizioso e senza precedenti (quello dei MID) che per Otto Torri sullo Jonio è destinato a rappresentare un punto di non ritorno nella comunicazione interna e esterna della Calabria perché capace di iniettare antidoti e vaccini contro il virus intergenerazionale dell’oicofobia.
L’ESPOSIZIONE IN FABBRICA AMARELLI. SABATO 9 LUGLIO. – Al termine del tour esperienziale nella Calabria tanto emozionale ed esperienziale quanto inedita ed inesplorata dagli stessi residenti spesso proprio a causa della oicofobia dominante, l’Artista dipingerà in loco, in un laboratorio creativo allestito ad hoc nel prestigioso Palazzo San Bernardino, messo a disposizione dall’assessorato alla cultura del Comune di Corigliano-Rossano. Tutte le opere saranno visitabili a partire dall’evento inaugurale in programma per Sabato 9 Luglio alle Ore 18 nel Concio della storica e prestigiosa Fabbrica Amarelli nel quale sarà allestita l’Esposizione denominata appunto Oicofobia, curata da Maria Jesùs Martinez Silvente, docente di arte e vice rettore aggiunto dell’Università di Malaga e che resterà visitabile insieme al Museo della Liquirizia tutti i venerdì fino a Ferragosto. Dell’Esposizione sarà infine realizzato, sempre a cura della Martinez e dello stesso Ydáñez il Catalogo ufficiale (co-finanziato da Rubettino Editore e Mi ‘Ndujo) che sarà presentato a fine ottobre prossimo nel Palazzo del Governo Provinciale a Cosenza.
SFOGLIANDO IL CODEX. GIOVEDÌ 7 LUGLIO. – Ad anticipare l’evento inaugurale di Sabato 9 Luglio alla Fabbrica Amarelli sarà un evento nell’evento: la prestigiosa e attesa cerimonia che prevede appunto lo sfoglio e l’esposizione di una nuova miniatura del Codex Purpureus Rossanensis, evangeliario greco miniato del VI secolo, custodito nel Museo Diocesano e del Codex e tra i più preziosi esistenti al mondo, riconosciuto nel 2015 bene patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. L’evento, co-organizzato con Otto Torri sullo Jonio insieme all’Ufficio per il Turismo della Diocesi, sarà ospitato nel Museo Diocesano e del Codex alla presenza dell’artista Santiago Ydáñez e dell’Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise.
SANTIAGO YDÁÑEZ – Il pittore cacciatore di sguardi. Ritroviamo l’essenza dell’Artista, tra i principali ambasciatori ed eredi della tradizione del realismo spagnolo, nel testo critico di Omar Pascual-Castillo, direttore del Museo CAAM di Las Palmas Gran Canaria: dipinge voracemente e velocemente, quasi come l’azione di un cacciatore per catturare la preda. L’Artista ha realizzato mostre in diverse parti del mondo e lavora con gallerie messicane, tedesche italiane e statunitensi. Nel 2002 ha ricevuto il Premio de Pintura ABC e il Premio de Pintura Generación offerto da Caja Madrid; nel 2001 ha vinto la borsa del Colegio de España a Parigi offerta dal Ministero della Cultura e nel 2016 è stato ospite dell’Academia de España a Roma. Le sue opere si trovano in diverse collezioni pubbliche, tra queste: la Fundación Marcelino Botín, la Fundación Martínez-Guerricabeitia, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, il Museo Sofía Ímber (Fonte: Otto Torri sullo Jonio).