Sfiduciato il sindaco Alex Aurelio. Si torna alle urne! Lo ha deliberato il consiglio comunale in assenza del primo cittadino impossibilitato ad essere presente per ragioni personali e familiari e in assenza dei 4 consiglieri della Maggioranza rimastigli fedeli che, seppure con motivazioni diverse, non hanno inteso assistere al triste epilogo dell’attuale consiliatura apertasi nell’entusiasmo generale appena 16 mesi orsono. Il civico consesso, convocato dal presidente Salvatore Carlomagno per le ore 11.00 del 3 novembre 2023, subito dopo le dichiarazioni di voto dei singoli consiglieri presenti, ha infatti votato con appello nominale la mozione di sfiducia al Sindaco che, come è noto, era stata sottoscritta e presentata il 20 di ottobre scorso da 8 consiglieri (4 di Minoranza e 4 di Maggioranza) spianando così la strada a un nuovo Commissariamento del Comune ed a nuove elezioni amministrative che, con molta probabilità, si terranno nel prossimo mese di giugno, in concomitanza con le Europee. Per come ha raccontato la cronaca della politica locale negli ultimi mesi, la compagine amministrativa nata dalla Lista “Progetto Trebisacce – Aurelio Sindaco” uscita vittoriosa dalle urne del 10 giugno 2022, pur avendo di fronte una Minoranza dialogante e per lo più collaborativa, è implosa al suo interno tanto che la mozione di sfiducia presentata ai sensi dell’Art. 52 d.lgs n. 267/2000 è stata argomentata e votata non solo dai 4 consiglieri di Minoranza (Ermelinda Mazzei, Domenica De Marco, Antonio De Santis e Antonio Aurelio) ma, assente per motivi personali la consigliera Carlotta Andriolo che il 20 ottobre aveva già sottoscritto la sfiducia al Sindaco, è stata votata e argomentata dai consiglieri ed ex Assessori Claudio Roseto e Daniela Nigro e dal presidente del consiglio comunale Salvatore Carlomagno. Si chiude così un capitolo triste della politica locale che è stata capace di scrivere una pagina non certo esaltante della nobile storia politica di Trebisacce che è stata contraddistinta da polemiche astiose, da incomprensioni e da discussioni laceranti e divisive di cui, nei loro interventi, si sono detti dispiaciuti e amareggiati tutti i consiglieri che erano presenti ed hanno preso la parola. “Tocca a noi – ha detto il consigliere Antonio De Santis intervenendo per primo – provare a distendere e rasserenare l’ambiente, cosa che abbiamo cercato di fare sempre rifuggendo dalle polemiche, tenendo un profilo basso e portando la discussione sempre in seno al civico consesso che invece è stato disertato dalla Maggioranza. Oggi – ha aggiunto l’Avv. De Santis – non ci sono i presupposti ed i numeri per andare avanti con questo esecutivo e avremmo gradito che il Sindaco ne prendesse atto”. E’ quindi intervenuto l’ex Assessore Claudio Roseto che ha letto per esteso la mozione di sfiducia al Sindaco ed è entrato nel merito ribadendo uno per uno i punti di contrasto con un Sindaco definito accentratore e incapace di fare gioco di squadra, né con i suoi consiglieri né, in particolare sulla questione-ospedale, con i colleghi sindaci del Comprensorio. “Non sono per niente contento – ha dichiarato l’Avv. Roseto – di prendere atto del fallimento di questo esecutivo e chiedo pertanto scusa ai nostri elettori e alla comunità che ci ha votato con entusiasmo e fiducia”. “Credevo nella qualità della squadra e nelle qualità umane dei Sindaco Aurelio – ha dichiarato da parte sua l’ex Assessore Daniela Nigro. Il rapporto all’interno dell’esecutivo – ha aggiunto la dr.ssa Nigro chiedendo scusa ai cittadini – si è invece sfaldato quasi subito perché il Sindaco si è dimostrato ben presto accentratore, autoritario e persino irrispettoso, mentre il dialogo ed il confronto avrebbero fatto la differenza”. “Siamo qui a scrivere una brutta pagina della politica locale – ha dichiarato l’Avv. Ermelinda Mazzei affermando che è arrivato il momento di staccare la spina a questa Maggioranza litigiosa e inadeguata – e poco ci rincuora il fatto che avevamo previsto che questa Maggioranza, fin dall’inizio senza collante culturale e affinità politica, non avrebbe avuto vita lunga”. “Personalmente, – ha dichiarato il consigliere Antonio Aurelio – seppure nel rispetto dei ruoli, ho provato in tutti i modi di collaborare, di proporre e di dare il mio modesto contributo, ma ho trovato sempre un muro di gomma. Oggi – ha aggiunto iol Dr. Antonio Aurelio – registriamo il fallimento completo di un esecutivo che ha perso subito la connessione con la cittadinanza e non c’è alcun compiacimento da parte nostra per cui non ci resta che passare la mano al Commissario per tornare ben presto, ci si augura, ad un altro genere di politica”. “Dobbiamo prendere atto – ha dichiarato da parte sua la Signora Domenica De Marco dicendosi amareggiata dalla piega presa dagli eventi – che il nostro amato paese è abbandonato a se stesso e in una condizione pietosa, per cui sento un forte senso di vergogna e spero che si possa quanto prima voltare pagina”. “Per me – ha dichiarato concludendo la serie degli interventi il Presidente del Consiglio Comunale Dr. Salvatore Carlomagno – la democrazia e il confronto sono valori essenziali e irrinunciabili per cui mi dispiace per quanto è avvenuto ma non posso che confermare e votare la mozione di sfiducia al Sindaco”. A questo punto il Segretario Comunale dr. Roberto Amerise ha proceduto all’appello nominale attraverso il quale i 7 consiglieri presenti hanno votato la mozione di sfiducia al Sindaco. Si chiude così una pagina triste della storia politica di Trebisacce che per la terza volta in pochi anni, seppure per motivi politici e non per infiltrazioni malavitose, è costretta a registrare per la terza volta il commissariamento del Comune.
Pino La Rocca