Summit di tecnici, di medici e di amministratori ieri mattina presso l’ospedale per concordare le modalità e i tempi di avvio dei lavori necessari per l’apertura del Pronto Soccorso avanzato h/24 che dovrebbe essere il primo passo verso la riapertura del “Chidichimo”. Ovviamente, dopo i tanti impegni disattesi, il condizionale è d’obbligo, ma questa volta pare proprio che si sia trovata la quadra e, passato il tempo delle cicale coinciso con la lunga estate, dovrebbe essere arrivato il momento di passare finalmente dalle parole ai fatti. Al summit di ieri, svoltosi alla presenza di Franco Pacenza nelle vesti di “notaio-garante”, erano presenti, per l’Asp il direttore Sanitario Giudiceandrea e l’ing. Abate, per il Comune il sindaco Mundo, il vice-sindaco Petta, l’assessore Castrovillari, il presidente La Regina, il delegato all’Ambiente Schiumerini e l’ing. Brunacci e inoltre diversi medici tra cui il direttore sanitario Antonio Adduci. Lo scoglio più complicato sembra essere l’insufficiente altezza di accesso all’attuale “aria calda”, che impedisce alle nuove ambulanze di accedere al Pronto Soccorso, per cui bisogna abbassare il pavimento e/o alzare la quota in altezza demolendone la parte superiore che però, dal veloce carotaggio effettuato, risulta essere una trave portante che, per ovvie ragioni, non si può manomettere. Diverse le soluzioni esaminate dai tecnici tra cui, la più agevole, sembra essere quella di avanzare i locali dell’area calda e creare un nuovo ingresso dall’esterno riservato solo alle ambulanze. Comunque sia, se c’è veramente la volontà di riaprire l’ospedale, una soluzione si troverà. Ovviamente l’apertura del Pronto Soccorso avanzato h/24 presidiato dalle figure mediche previste dalla normativa tra cui, in primis, gli anestesisti, viene ritenuto il primo tassello del mosaico che, secondo il Decreto 30 del Commissario Scura, dovrà comprendere l’Unità Operativa Complessa di Medicina con annessa Lungodegenza, la riqualificazione di tutte le dotazioni tecniche e tecnologiche e la dotazione del personale medico e paramedico, a cominciare dagli Anestesisti il cui Bando di selezione è stato completato ed è già stata approvata la graduatoria. Tempi più lunghi, invece, per il ripristino delle Sale Operatorie che dovranno passare attraverso le strette maglie della burocrazia ma, visto che pare ci siano già disponibili i finanziamenti, anche quella strada sarà più agevole se gli amministratori in carica, forti del Decreto n.30/2016 che ha già messo nero su bianco e motivati dalle oramai prossime Ammnistrative, continueranno a incalzare il governo regionale e soprattutto i vertici dell’Asp.
(fonte La Provincia)