Il riconoscimento è stato conferito da grandi personalità del mondo della cultura: il direttore del museo Modigliani Alberto D’Atanasio, dal Soprano Katia Ricciarelli, dal presidente di Spoleto Arte Salvo Nugnes e da Luigino Rossi, già direttore dell’Accademia di Belle Arti.
L’evento si è protratto per l’intera giornata, seguito da una conferenza d’eccezione che ha visto il prezioso contributo del soprano Katia Ricciarelli, del noto comico Pippo Franco, grande amico di Vittorio Sgarbi, dei già citati Alberto D’Atanasio e Salvo Nugnes. Molte le personalità del mondo della cultura presenti alla premiazione, giornalisti, critici e galleristi, tv e radio locali.
In serata l’inaugurazione dello Spoleto Pavilion, la seconda sede allestita in occasione dell’esposizione a Venezia, in cui Vittorio Sgarbi – nonostante la folla di artisti e ammiratori – si è soffermato ad esaminare l’opera di Milena Crupi, vincitrice del prestigioso premio.
Dopo la visita alla mostra, la giornata si è conclusa con la cena di gala per i festeggiamenti, durante la quale Vittorio Sgarbi si è intrattenuto con gli artisti e ha brindato assieme ai protagonisti della Pro Biennale, al successo della mostra e al suo compleanno.
Milena Crupi è ormai un maestro noto a livello internazionale, che da anni riscuote riscontri positivi di critica e pubblico nel mondo dell’arte, come testimonia l’importante premio conferitole, tanto che Vittorio Sgarbi, dopo avere apprezzato la sua opera, nella serata del suo compleanno si è intrattenuto a conversare con la pittrice rossanese e non è esclusa una futura presentazione a cura del noto critico d’arte.
“L’opera che ho presentato – afferma Milena Crupi – è realizzata con la tecnica dell’olio su tela in cui ho voluto fondere la tecnica ad olio con delle infrastrutture che, in questo caso, sono pezzi di juta appositamente inseriti per amplificare il significato di povertà\semplicità che ho voluto rappresentare unitamente a misticismo e speranza. Infatti, il quadro è una mia idea di Maria che è pellegrina nel mondo e con quello sguardo centrale – ma volutamente non centrante – abbraccia tutti noi e ci porta sulle proprie spalle con assoluta leggerezza. È Lei, la Madonna, che si prende cura di noi e ci trasporta, accompagnandoci con assoluta leggerezza, nel nostro percorso terreno, trasformandolo in un non-peso e facendolo diventare – esso stesso – il germe della speranza e della gioia.”