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Stasi: PAI, Bene proroga e deroghe, ma serve salvare pianificazioni ed investimenti

Fonte comune Corigliano-Rossano. Leggere la nota dell’Assessore Regionale, Giovanni Calabrese, sulla proroga per le osservazioni ed alcune deroghe alle norme di attuazione del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico, se da un lato allevia (parzialmente) le nostre preoccupazioni, dall’altro certifica ciò che abbiamo sostenuto fin dal primo momento: si tratta di un piano sbagliato perché basato su rilievi e modelli imprecisi, che quindi non protegge i territori ma semplicemente li ingessa.

Un Piano al quale il presidente Occhiuto il 24 ottobre aveva dato serenamente un bel parere positivo, evidentemente non sapendo nemmeno di cosa si trattasse, e per il quale da mesi ora si prova, spinti dai comuni, con imbarazzo, a “mettere le pezze”.

Fatta questa premessa, in attesa delle specifiche normative, è importante sottolineare che salvare le opere pubbliche e private “avviate” senza una rivisitazione complessiva dei quadranti interessati rischia di trasformarle in cattedrali nel deserto. Si tratta, per altro, di una considerazione ovvia non solo dal punto di vista dello sviluppo urbanistico, ma anche del rischio idrogeologico: se realizzo un asilo finanziato con il PNRR devo poter realizzare servizi ed infrastrutture in sicurezza, altrimenti anche l’opera stessa perde di valore.

Inoltre, sia nella comunicazione della Regione Calabria che in alcune comunicazioni dell’Autorità di Bacino, si fa riferimento a studi idrogeologici per svincolare la aree vincolate dal PAI, che sarebbero a carico dei proprietari, pubblici e privati: in pratica loro sbagliano a vincolare l’area e noi paghiamo gli studi per svincolarla?

Infine è necessario tutelare chi ha avviato il faticoso percorso delle pianificazioni, come i Piani Strutturali o come i Piani Spiaggia, portati quasi a termine, come nel caso del PSA della Sibaritide con anni di lavoro – e con tavole idrogeologiche aggiornate – che questo Piano rischia di cestinare senza ragioni solide. Auspico, dunque, che questo sia solo il primo passo e che, per evitare ulteriori cattive figure, si coinvolgano i Comuni prima dei pareri e non dopo.

IL SINDACO  FLAVIO STASI
comunicato stampa

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