Per lo sviluppo del territorio, per migliorare e modernizzare le infrastrutture in modo da rendere più facile e accessibili i collegamenti con le altre regioni risulta necessario puntare alla realizzazione del progetto di ammodernamento dell’ opera nuova della S.S. 106. Non è accettabile oggi un freno verso cio’ che ci proietta nel futuro. E’ il momento di proporre e di contribuire nel dare risposte serie e concrete alla gente. Riteniamo l’ammodernamento della S.S. 106 essere un’ “’opera strategica per questo territorio e per tutta la regione, per il collegamento tra Calabria e il corridoio Adriatico, che rende la Calabria stessa più raggiungibile, aprendo per essa una porta più accessibile e sicura”.
La delusione è tanta per ciò che la Calabria aspetta da sempre, ossia, il rifacimento della nuova S.S. 106. Un iter procedurale che dopo 20 anni arriva alla triste conclusione, il blocco dei lavori. Il Ministro alle Infrastrutture ed ai trasporti Danilo Toninelli, l’altro ieri in visita in Calabria, invece di venire ad aprire i cantieri li ha chiusi. Una triste pagina che la Calabria non meritava certamente!
Sul Megalotto 3 il Ministro Toninelli ha dichiarato, un progetto (ricordiamolo) finanziato per 1, 3 miliardi di euro che prevede l’ammodernamento della S.S. 106 da Roseto Capo Spulico fino a Sibari con l’ingresso della nuova S.S. 106, di voler metterci le mani ed intervenire per modificare il progetto. A nostro avviso, la posizione del Ministro, appare oltre anacronistica rispetto ai tempi di attesa dell’opera ma soprattutto inficerebbe l’aspetto economico e le ricadute positive che ne conseguono, quali i posti di lavoro e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Bisogna difendere quelli che sono gli interessi dei cittadini calabresi ed una scelta come quella del Ministro Toninelli e dei parlamentari del M5S calabresi ad oggi, non va sicuramente in questa direzione. Vogliamo sapere il perché della necessità da parte dei parlamentari del M5S locali di questa ferma volontà nel modificare un progetto già ultimato per poi bloccarlo. Vogliamo capire che tipo di progetto alternativo intendono promuovere e la reale analisi dei costi/benefici che intendono mettere sul tavolo delle proposte. E’ tempo di dare risposte soddisfacenti ai bisogni dei cittadini che tanta fiducia hanno riposto nei loro rappresentanti locali. Noi di IdM intendiamo aprire un tavolo di discussione, invitando in primis l’Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”, protagonista indiscussa della battaglia per la realizzazione dell’opera nuova, e tutte le forze della società civile, i partiti e movimenti politici, per evitare l’irrealizzabilità dell’opera.
Commissario IdM Corigliano
Pamela De Patto