Ormai da oltre 20 giorni l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, attraverso i propri volontari, è impegnata in una importante attività di prevenzione dell’incidentalità stradale tra Cassano all’Ionio e Corigliano-Rossano.
Non sono pochi quelli che hanno perso la vita oppure che sono stati investiti riportando ferite gravi. Il 13 settembre scorso due cittadini extracomunitari sono arrivati in condizioni critiche in ospedale dopo essere stati investiti sulla Statale 106 in località di S. Irene a Corigliano-Rossano, il 24 ottobre scorso attorno alle 19.30 in località Momena, in prossimità dello svincolo di località Cutura a Corigliano-Rossano, è stato investito un pedone sulla Statale 106 che versa in gravi condizioni mentre l’8 giugno scorso, sempre in località Sant’Irene, un ragazzo di colore ha perso la vita dopo essere stato investito nella notte.
L’attività dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” consiste nella donazione gratuita di pettorine catarifrangenti ai tanti extracomunitari che ogni sera percorrono la strada Statale 106. Questi vengono fermati dai volontari dell’O.d.V. i quali, dopo averli avvicinati gli donano le pettorine spiegando loro la grande importanza che rivestono per la salvaguardia della loro incolumità.
«Questa attività – dichiara il Presidente Leonardo Caligiuri – iniziata ormai da oltre 20 giorni ci ha permesso di distribuire fino ad oggi oltre 60 pettorine. Non so se è un caso ma da quando è in corso questa attività per fortuna non abbiamo avuto più extracomunitari investiti sulla Statale 106 nel tratto compreso tra Sibari e Corigliano-Rossano».
«Quasi ogni sera – continua il Presidente – i volontari sono impegnati in questa attività anche perché vi sono sempre nuovi extracomunitari che, da un giorno all’altro, arrivano nel nostro territorio e poi percorrono la Statale 106 risultando di notte poco visibili. Anche per questo la nostra attività si protrarrà almeno fino ai primi di febbraio».
«Voglio ringraziare pubblicamente – conclude Caligiuri – la Pubblienne di Roseto Capo Spulico per averci donato le pettorine necessarie a svolgere questa attività. La loro sensibilità è stata per noi molto importante perché senza, non avremmo potuto svolgere questa attività che diventa impostante per la salvaguardia della vita umana» (Comunicato stampa).