Trebisacce, atto vandalico e criminoso nei pressi del Pontile: bruciata una barca e danneggiato il logo della Città

Trebisacce. Un atto vandalico e criminoso compiuto in pieno giorno nei pressi del Pontile ha suscitato sdegno e indignazione in tutta la città! L’ha suscitata, appunto, lo scempio delinquenziale compiuto dai soliti ignoti nel pomeriggio di lunedì 27 ottobre nei pressi del Pontile dove è stato dato fuoco a una barca di plastica le cui fiamme, oltre a distruggere l’imbarcazione, hanno seriamente danneggiato e deturpato il toponimo della città (nella foto) fatto realizzare da operai e tecnici del Comune solo tre mesi orsono dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alex Aurelio

In realtà non è dato sapere se il destinatario del vergognoso e riprovevole atto vandalico fosse il proprietario della barca oppure il logo-simbolo della città che comunque è rimasto gravemente danneggiato. E con esso rimane seriamente danneggiata l’immagine stessa della città che, dotata dalla natura e da Dio di tutti i requisiti necessari per risplendere di luce propria e farsi ammirare, viene maltrattata e danneggiata, per fortuna da una minoranza di psudo-cittadini che certamente non brillano né per orgoglio nè per spirito di appartenenza a una comunità che viene quotidianamente sciupata e vilipesa.

I simboli, come la bandiera nazionale e come il campanile e lo stesso nome per una comunità, parlano più di mille discorsi talvolta vuoti e retorici e l’aver danneggiato il logo-simbolo della città, per le persone moralmente sane e di buon senso, è come aver bruciato la bandiera nazionale. Si tratta infatti, qualunque sia il destinatario della nobile “impresa”, di un atto vandalico e riprovevole che, finito sui Social, ha suscitato unanime sdegno e disapprovazione.

Tutti, in modo unanime e risentito, hanno stigmatizzato l’insano e deplorevole gesto. C’è stato anche chi si è spinto oltre, mettendo in relazione questo gesto di estrema arretratezza culturale e morale, alla situazione poco brillante vissuta dalla politica locale; chi, per dissuadere i facinorosi, ha invocato l’utilizzo delle telecamere di video-sorveglianza da collocare in tutti i luoghi sensibili e chi ha addirittura invocato la caduta di un meteorite. Segno evidente che lo sconsiderato gesto ha suscitato unanime disprezzo e disapprovazione.

Pino La Rocca

 

 

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