I Lavoratori del consorzio di bonifica della Sibaritide confermano lo stato di agitazione. Fumata nera dal recente incontro tra il presidente Marsio Blaiotta e le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil. L’ente non garantisce i salari, né pregressi tanto meno futuri, né il Tfr. Nuova protesta già in calendario per il 14 gennaio presso gli scavi di Sibari.