Trebisacce. Encomio solenne al Comandante Cosimo Cervellera

TREBISACCE Encomio solenne per Cosimo Cervellera, per tutti Mino, già Comandante della Stazione Carabinieri Forestali di Cerchiara di Calabria che ha da poco raggiunto la meritata quiescenza dopo oltre 40 anni di onorato servizio prima nel Corpo Forestale dello Stato e poi nell’Arma come Carabiniere-Forestale.

Ma prima di congedarsi dal servizio per limiti anagrafici, il Comandante Cervellera, ben noto per aver compiuto diverse operazioni ardimentose mettendo a repentaglio la propria vita, ha fatto in tempo ad inanellare, insieme ad altri due Carabinieri-Forestali, un Encomio Solenne per aver salvato la vita a ben 12 persone in occasione della triste storia del Raganello avvenuta il 20 agosto del 2018 e costata la vita a ben 10 persone. In data 5 giugno 2023, in occasione del 209º Anniversario dell’Arma dei Carabinieri che si celebra ogni anno in ricordo del 5 giugno 1920 in cui la Bandiera di Guerra dell’Arma è stata insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, nello scenario storico della Legione Carabinieri Basilicata, alla presenza di numerose autorità civili, militari ed ecclesiastiche, si è infatti svolta una solenne cerimonia commemorativa durante la quale sono stati premiati i militari che si sono particolarmente distinti in importanti operazioni di servizio a tutela della collettività e del bene comune.

Nell’occasione il Comandante della Legione Carabinieri Basilicata Generale Raffaele Covetti, dopo essersi congratulato personalmente con i premiati, ha proceduto alla presentazione degli uomini dell’Arma che si sono distinti per gravi rischi occorsi alla propria vita. Tra questi, Mino Cervellera già Comandante della Stazione Carabinieri del Parco del Pollino di Cerchiara di Calabria, Giorgio Papaianni già Comandante della Stazione Carabinieri Parco di Civita e il V. Brigadiere Luigi Aloia all’epoca addetto alla Stazione di Civita. Nel caso di specie, si tratta dell’intervento di salvamento di 12 persone coinvolte nella tragedia verificatesi circa 5 anni addietro nelle Gole del fiume Raganello, in agro del Comune di Civita nella quale, dei trenta turisti tratti in salvo, ben dodici sono stati sottratti alla furia delle acque, a rischio della propria vita, dai tre militari summenzionati. Il prezioso e significativo atto di riconoscimento, disposto dal Comando Generale dell’Arma, è stato consegnato nelle loro mani dall’On. Vito Bardi Presidente della Regione Basilicata e già Vice Comandante Generale della Guardia di Finanza, oggi prestato alla politica.

Alla consegna del meritato riconoscimento tutti i presenti, con il pensiero rivolto agli scenari apocalittici provocati dalla devastante e improvvisa piena del Raganello, hanno vissuto momenti di forte emozione e tutti insieme hanno preso atto e reso omaggio al Comandante Cervellera ed ai suoi colleghi che di certo non avrebbero mai voluto che si verificasse quell’immane tragedia che comunque li ha visti impegnati sul campo con grande abnegazione, con alto senso del dovere e in spregio del pericolo per la loro vita. Particolarmente emozionato e gratificato il Comandante Cervellera, una vita vissuta con la divisa cucita addosso e dedicata alla professione con il compito di prevenire e reprimere i reati commessi ai danni della flora e della fauna del Parco Nazionale del Pollino. Fulgido esempio di attaccamento alla divisa, quella del Comandante Cervellera, soprattutto per i giovani che hanno abbracciato al stessa professione, tra cui il figlio, entrato nell’Arma e sicuramente interessato a seguire le orme di papà Mino.

Pino La Rocca

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