TREBISACCE. La Pro Loco Città di Trebisacce (presidente la dr.ssa Mimma Adduci e vice- presidente la prof.ssa Elirosa Gatto) non ha più una sede fisica perché, appena dopo un mese dall’assegnazione della sede sociale effettuata dal Commissario Straordinario del Comune Dr.ssa Eufemia Tarsia, è stata sfrattata da Palazzo Massafra.
Inferma Peppina Brunetti, “da utilizzare – secondo la donatrice – esclusivamente a fini sociali e da non trasferire o locale ad alcun titolo ad altro ente o persona fisica o giuridica, pena la decadenza della donazione”.
L’assegnazione alla Pro Loco, nonostante l’Associazione sia iscritta da sempre all’UNPLI (unione nazionale pro loco d’Italia), non abbia alcun fine di lucro e svolga un importante servizio di promozione e valorizzazione del territorio a supporto del Comune e nonostante il Comune abbia investito copiose risorse per consolidare, restaurare e arredare l’immobile, non ha però riscontrato il gradimento dei donatori i quali, attraverso una diffida firmata dall’Avv. Giuseppe Leporace del Foro di Cosenza, hanno chiesto la “revoca in autotutela” della concessione.
E, nonostante il Commissario Prefettizio abbia spiegato trattarsi di un’associazione che non ha fini di lucro ha tra le sue finalità la cura degli interessi generali e la promozione dello sviluppo dell’intera comunità attraverso il turismo, in data 13 febbraio 2024 lo stesso Dr. Massafra, per il tramite del suo Legale, ha ribadito la richiesta di revoca in autotutela della deliberazione. Cosa che il Commissario Straordinario ha dovuto fare per evitare ulteriori strascichi e contenziosi.
“Per l’Associazione – si legge in una nota emessa dalla Dirigenza – disporre di una sede fisica, non per fini utilitaristici, né come strumento di potere, è da considerarsi strategico al fine di poter promuovere una visione ottimale del territorio dal punto di vista della sostenibilità sociale, turistica ed economica per cui, la privazione di una sede fisica, – sempre secondo il Direttivo della “Pro Loco Città di Trebisacce” che così non potrà attivare lo Sportello Turistico e che perciò intende rendere pubblica la questione – si traduce in una mancata possibilità di operare concretamente profilando così un grave deficit culturale e sociale che va a penalizzare ulteriormente la Città di Trebisacce che… viene così a perdere lo Sportello Turistico quale strumento fondamentale di tutela e valorizzazione del suo prezioso patrimonio comunitario”.
Pino La Rocca