TREBISACCE – In un territorio dove la sanità pubblica fatica da anni a garantire servizi essenziali e dove la prevenzione oncologica rappresenta ancora una delle maggiori criticità per i cittadini, arriva un segnale concreto di inversione di tendenza: da metà maggio sarà finalmente operativo il nuovo mammografo installato presso il presidio ospedaliero “Guido Chidichimo” di Trebisacce. Una notizia che porta con sé non solo fiducia ma anche una speranza di normalità per migliaia di donne della Sibaritide e dell’alto Ionio cosentino.
I prossimi martedì 13 e mercoledì 14 maggio si terrà il training con lo specialista, durante il quale saranno effettuate le prime prestazioni. Subito dopo verrà avviata la programmazione regolare degli esami diagnostici.
A renderlo noto è la presidente della III Commissione Sanità del Consiglio Regionale, Pasqualina Straface, che sottolinea come questo rappresenti “un altro passo in avanti nella direzione della normalizzazione dell’offerta sanitaria per quest’area troppo a lungo dimenticata”. La consigliera ha voluto anche rimarcare l’impegno costante del presidente e commissario ad acta Roberto Occhiuto, “la cui attenzione – ha detto – continua a tradursi in azioni concrete e risultati visibili, al di là degli annunci”.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto dall’on. Straface all’equipe di medici, tecnici e operatori sanitari coinvolti, in particolare alla dott.ssa Maria Romano, direttrice facente funzione dell’UOC di Radiologia dello spoke di Castrovillari, e al dott. Francesco Odoguardi, dirigente medico della radiologia del Chidichimo, per “la gestione precisa ed efficiente della programmazione”.
Con la nuova TAC già operativa e il mammografo in arrivo, il reparto di radiologia del Chidichimo potrà presto diventare – secondo Straface – “un presidio di riferimento per la prevenzione oncologica in tutto il territorio dell’Alto Ionio, fino alle regioni confinanti”.
Un traguardo importante in un contesto dove il diritto alla salute, e in particolare alla diagnosi precoce, non può più essere sacrificato.
redazione I&C
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