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Trebisacce. Per Italia Nostra la Centrale del Mercure è incompatibile con la natura del Parco

Trebisacce. Anche Italia Nostra, insieme a Legambiente Calabria, assume una posizione critica ritenendo la Centrale a Biomassa del Mercure che sorge nel cuore del Parco Nazionale del Pollino e che è stata autorizzata nel 2015 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “in deroga” e contro il parere dell’Ente-Parco non è compatibile con la vocazione naturalistica dell’area naturale protetta in cui si trova. “L’impianto della Centrale a biomasse del Mercure, già esistente e che ora si vorrebbe potenziare, – ha scritto l’Arch. Angelo Malatacca di Trebisacce in qualità di Consigliere Nazionale e di portavoce di Italia Nostra, non è una ‘buona’ opportunità di sfruttamento dell’energia rinnovabile considerando che per farla funzionare ha bisogno di un ingente quantitativo di biomassa, la qual cosa, tra l’altro, stride con la presenza di tantissime bio-diversità che caratterizzano questa grande area naturale. Non a caso – ha osservato l’Arch. Angelo Malatacca – la Legge Regionale 36/24 conosciuta come “norma Laghi” prevede il divieto di realizzazione di impianti a biomassa con una potenza superiore a 10 MW termici nei Parchi Nazionali e Regionali, includendo anche il depotenziamento di quelli già esistenti. Italia Nostra, – ha scritto ancora l’Arch. Malatacca condividendo la strategia europea che punta a migliorare la qualità delle foreste e delle sue filiere, compresa quella energetica – al contrario del parere favorevole espresso dalla Regione Basilicata, condivide e sostiene la decisione della Regione Calabria di difendere la propria Legge Regionale che ha come finalità la tutela e l’equilibrio di quella preziosa area protetta e di tutto il suo prezioso habitat naturale compreso nel Parco Nazionale del Pollino”. In realtà quando si pensa alla Calabria, la mente corre inevitabilmente alle sue magnifiche coste dal mare cristallino, all’ineguagliabile varietà delle coste e dei paesaggi. Ma la Calabria è stata da sempre sinonimo di natura incontaminata, di monti dalla vegetazione intatta, di roccia viva, di corsi d’acqua limpida, di ricca flora e fauna, di paesaggi inaspettati e mozzafiato che caratterizzano l’habitat delle innumerevoli aree protette cosiddette minori, ma la Calabria è ricca di ben tre Parchi Nazionali: il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale della Sila e il Parco Nazionale dell’Aspromonte, per un totale di circa 240mila ettari di superficie che vanno preservati e sottratti ad insediamenti che possano alterare gli equilibri naturali in danno del paesaggio e del ricco patrimonio floro-faunistico. Ben venga, dunque la presa di posizione di Italia Nostra, Associazione “no profit” del Terzo Settore, che ha come compito d’istituto la tutela, la promozione e la valorizzazione del ricco e prezioso patrimonio culturale e naturale italiano.

Pino La Rocca

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