TREBISACCE. A distanza di ben 37 anni dal primo tentativo che risale nientemeno che al 1986 nella cittadina jonica si torna a parlare di porto e si torna così ad accarezzare un sogno mai realizzato, spesso ripreso alla vigilia delle votazioni, ma sempre gelosamente custodito nel cassetto.
Questa volta non siamo sotto elezioni e allora, visto che le pre-condizioni sono sempre le stesse, fanno bene gli amministratori in carica guidati dal sindaco Alex Aurelio a rimettere sul tavolo l’ipotesi di un porticciolo turistico- peschereccio che, al di là dei tentativi, tutti legittimi e meritori, di fare marketing turistico anche all’estero cercando di indirizzare su Trebisacce flussi turistici nazionali e anche stranieri, darebbe veramente una
svolta alla politica turistica di Trebisacce e, attraverso l’indotto, aiuterebbe a crescere la fragile economia locale.
In data 26 maggio 2023, con Delibera n. 100, la Giunta Comunale ha infatti dato incarico al Resposabile dell’Area Tecnica Arch. Egino Orlando di avviare la procedura per l’affidamento della redazione di un progetto di fattibilità tecnico-economica di un porto turistico-peschereccio a Trebisacce.
Un nuovo progetto, dunque, che possa fornire soluzioni progettistiche alternative, che tenga conto delle mutate condizioni “e consenta – si legge in Delibera – l’utilizzo di nuove soluzioni tipologiche, tecnologiche, impiantistiche, organizzative e finanziarie”.
Nella suddetta Delibera la Giunta parte dal presupposto -che Trebisacce gode di una lunga e consolidata tradizione marinara…; -che un porto
turistico-peschereccio favorirebbe i pescatori locali e tutte le dinamiche legate alla pesca, al commercio e al turismo da diporto; -che Trebisacce gode di un progetto per un porto di IV Classe con 400 posti/barca già approvato dalla Regione in data 30 giugno 1986, -che la realizzazione di tale porto è inserita nel Piano Regionale per la Portualità datato 1990, reinserito nella Variante del 2002 e nel Piano di Spiaggia del 2013 approvato dalla Provincia; -che lo stesso Porto Turistico di Seconda Categoria (con gli stessi 400 posti/braca) è inserito nel Masterplan del 2015 e -che la stessa previsione è stata riconfermata nel Piano Regionale dei trasporti redatto nel 2016″, la stessa Giunta chiede che nel progetto che si intende redigere e
presentare venga riconsiderata la situazione precedente fornendo delle alternative progettuali che tengano conto delle mutate condizioni e consentano soluzioni alternative…”.
Inseguire i sogni non è un peccato e fanno dunque bene gli amministratori in carica a puntare su un progetto che, se affiancato alla riapertura
dell’Ospedale e alla valorizzazione dei tanti Beni Ambientali tra cui Broglio e il Centro Storico, cambierebbe davvero le sorti del turismo e, di conseguenza, dell’economia locale.
Pino La Rocca