È muro contro muro tra i lavoratori del consorzio di bonifica di Trebisacce e i vertici consortili per il pagamento di ben sei mensilità arretrate. La situazione è divenuta insostenibile. Padri di famiglia, monoreddito e indebitati. A qualche lavoratore è pervenuto il distacco del gas e dell’energia elettrica. Dalle ultime informazioni il presidente del consorzio Marsio Blaiotta, d’intesa con la Regione Calabria, può garantire una sola mensilità. Ma questa soluzione è del tutto insoddisfacente.
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La protesta continuerà senza sosta in attesa di risposte esaustive. E non sono da escludere nuovi presidi in Cittadella a Catanzaro e presso la sede del Consiglio regionale a Reggio. A tenere a bada le tensioni in atto, gli uomini della guardia di finanza, della polizia di stato, i carabinieri e la polizia locale. Sul posto i rappresentanti di Cgil-Cisl e Uil Federica Pietramala, Giuseppe Guido, Marco Stillitani e Antonio Pisani. Duro il monito della Cgil che continua a chiedere le dimissioni del presidente Blaiotta.