Tribunale di Castrovillari ordina alle Ferrovie il reintegro immediato di Renna Elda

ELDA RENNA

Questa è la storia di una donna semplice, che per vivere faceva il duro lavoro di autista di linee di lunga percorrenza, non benestante, che avuto il licenziamento, non ha creduto un solo istante che fosse possibile lasciar andare le cose come andavano “tanto vincono sempre loro i più forti”…oppure ” ti conviene stare ferma e zitta che ti faranno tabula rasa intorno”. È la storia di una donna che ha chiesto aiuto ad uno studio legale fatto di sole donne che hanno sempre creduto nella giustizia (Studio Legale Avvocato Susanna Cecere). È la storia di donne ritrovatesi insieme per una lotta che tutti davano persa a prescindere, tranne tutte noi! È la storia nata da un non rispetto della bellissima Costituzione Italiana intrecciata al nostro modo di affrontare tutto con onestà intellettuale , scrupolosa correttezza ed altissima attenzione alla tutela di tutti i lavoratori rimasti in forza in Simet e poi in Birs e di tutti i licenziati a settembre 2022. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione lampante di quanto siano importanti le leggi che tutelano i lavoratori e di quanto sia importante affrontare tutto senza tralasciare neanche un puntino. Questa mattina è arrivata L’ORDINANZA dal tribunale di Castrovillari,  nella persona del Giudice Avallone, nei confronti di Birs (ferrovie dello stato), in cui ordina l’immediato reintegro  della lavoratrice Elda Renna al suo posto di lavoro. Ordinanza che mi darà la possibilità di vivere una vita dignitosa e libera, così come è sancito e previsto dall’articolo 36 della Costituzione Italiana. Inoltre le conclusioni dell’ordinanza ” Alla luce di quanto sopra, il ricorso cautelare va accolto, con conseguente necessità di ordinare a BIRS di proseguire il rapporto di lavoro originariamente in essere tra Elda Renna e Simet S.p.A. ai sensi dell’articolo 2112 c.c.”. Ed è stata gioia immensa! Questa storia spero sia da esempio a tutti quelli che per paura preferiscono diventare capre o schiavi, perché le leggi che tutelano i lavoratori esistono e si possono applicare solo solo se i lavoratori diventano più coraggiosi. Non è stata affatto una passeggiata, tantissimi sono stati i problemi che abbiamo dovuto affrontare, tante le lacrime di dolore, di rabbia, di scoramento…tutte le volte che sono caduta a farmi rialzare sono state le persone che hanno sempre creduto in me, lottato accanto a me, e spesso si sono sedute in silenzio accanto .. altre poi sono state le mie guardie del corpo, quelli che siamo andati a farci sentire dagli studenti universitari di Cosenza,  Reggio Calabria, tanti chilometri macinati insieme siamo a Roma  a parlare della storia storia davanti ad una piazza gremita…tutto per non far mai spegnere quei riflettori sulle nostre vite, sulle nostre famiglie, i miei due “fratelloni”. Questa storia spero sia da sprono a tante persone per bene, voglio che passi il messaggio che non bisogna essere ricchi ne raccomandati per raggiungere i propri sogni e far valere i propri diritti. Questa storia spero serva a tutti affinchési possa comprendere che il non rispetto, la cattiveria, l’arroganza perdono sempre…la giustizia, l’onestà ed il coraggio prima o poi vincono!

COMUNICATO STAMPA

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