Vertenza Enel. Il sindaco di Corigliano-Rossano ha convocato per domani un incontro con rappresentanti del colosso energetico e i sindacati

CORIGLIANO-ROSSANO, A fronte delle ultime notizie riguardanti la  politica aziendale del nuovo management Enel che avrebbe coinvolto anche il progetto di rilancio complessivo del sito di Corigliano-Rossano ed in particolare la rinuncia a 14 milioni di euro di finanziamento pubblico, a valere sul PNRR, per la realizzazione di una centrale di produzione di idrogeno, per la giornata di domani – martedì 12 settembre 2023 – il sindaco Flavio Stasi ha convocato un incontro sul tema nella sede comunale, alla presenza delle forze sindacali e dei rappresentanti del colosso energetico.

Impianto turbogas Enel

L’incontro rappresenta la prosecuzione del tavolo istituzionale realizzato, con le stesse rappresentanze, il primo febbraio scorso, allorquando erano stati condivisi tanto l’esigenza di accelerare il piano di smantellamento della centrale quanto il rilancio ad idrogeno del sito, in quanto si tratterebbe di un impianto sostenibile e rispettoso delle vocazioni dell’area con ricadute positive sul territorio.

In quella occasione era presenti una compagine dell’Enel, rappresentati da Gaetano Evangelisti, Responsabile Affari Territoriali; Rossella Sirianni, Responsabile Affari Istituzionali; Federica Rofi Responsabile filiera gas; Fabio Cataudella per Enel Green Power nonché i rappresentanti sindacali Giuseppe Guido, segretario generale della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno; Francesco Gatto, Filctem Cgil Calabria; Luciano Campilongo, segretario Uil; Bruno Cisl.

Durante l’incontro venne ribadita e condivisa la posizione dell’Amministrazione Comunale che, fin dall’inizio del mandato, è stata quella dell’esigenza di un rilancio complessivo e sostenibile del sito, quindi con ricadute positive sul territorio, oppure lo smantellamento e la bonifica dell’intera area. Proprio in quella occasione, facendo seguito al parere negativo rilasciato dall’Amministrazione al solo campo fotovoltaico, per l’assoluta assenza di ricadute positive per il territorio (in particolare occupazionali) a fronte di un largo consumo di suolo, il tavolo aveva condiviso l’idea di Enel partecipare al bando PNRR finalizzato al rilancio dei siti dismessi mediante la produzione di idrogeno, una partecipazione che poi era stata premiata con il finanziamento di 14 milioni di euro.

Inoltre era stata condivisa l’esigenza di arretrate le mura perimetrali dell’impianto per consentire la progettazione e la realizzazione del lungomare di Sant’Irene da congiungere con Momena e Pirro Malena e lo smantellamento delle torri a partire dal gennaio 2024.

A questo punto, anche a seguito delle notizie circolate sulla stampa, sarà necessario comprendere e discutere eventuali nuovi intendimenti di Enel: è per questa ragione che il sindaco ha inteso convocare ed aggiornare il tavolo dell’1 febbraio come prima di una serie di iniziative istituzionali finalizzate a tutelare gli interessi nella città e della comunità nella “vertenza Enel”, programmando di coinvolgere successivamente anche le rappresentanze istituzionali del territorio che intenderanno collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune.

La posizione dell’Amministrazione Comunale è sempre stata e continua ad essere quella della possibilità di una riconversione concreta e complessiva del sito – senza microprogetti parziali privi di ricadute in città – sostenibile e compatibile con le vocazioni turistiche e con l’esigenza di integrazione urbanistica dell’area, ma che senza una prospettiva concreta di questo tipo (rappresentata in questo momento soltanto dall’idrogeno) la SPA debba smantellare, bonificare e restituire alla comunità il paesaggio e la possibilità di ricucire il tessuto urbano e sociale della città.

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