Autovelox fissi con sistema tutor e velo-box mobili: spuntano all’improvviso ma, a differenza dei funghi che nascono soprattutto in autunno, i rilevatori di velocità proliferano in tutte le stagioni dell’anno e diventano sempre più indigesti agli automobilisti perché spesso vengono autorizzati anche dove non ce ne sarebbe bisogno e, soprattutto perchè, per essere efficaci e drenare quanto più denaro possibile, talvolta vengono occultati agli occhi dell’ignaro automobilista che, quando guida, non sa se deve guardare la strada davanti o quella laterale alla scoperta degli autovelox. Mentre si continua a discutere sull’ipotesi di istituirne ben quattro nel tratto della S.S. 106 che va da Corigliano a Rossano, nel frattempo, sempre sulla stessa arteria, ce ne sono ben 5 nell’Alto Jonio, addirittura 7 nel tratto di appena 20 chilometri che va da Mirto a Cariati e ce ne sono 2 nel solo territorio di Cassano Jonio che stanno facendo una caterva di multe. Emblematico il caso di cui si è occupata la cronaca nei giorni scorsi in cui un automobilista, andando da Amendolara a Cosenza, è incappato in due sanzioni (una a Trebisacce e l’altra a Cassano Jonio) e in entrambi i casi aveva superato il limite, e la relativa tolleranza che è di 5 km., di appena 1 chilometro. Gli autovelox sono infatti delle macchinette che non ragionano e sanzionano anche per un solo chilometro. Ma l’ultimo nato è il velo-box mobile di Francavilla Marittima la cui venuta al mondo è stata regolarmente annunciata come si usa fare quando nasce una creatura, dal sindaco Franco Bettarini che, in un avviso pubblico ha scritto: «Alfine di contrastare il fenomeno degli incidenti stradali connessi al mancato rispetto dei limiti di velocità, dal 6 luglio prossimo nel territorio comunale ed in particolare sulla Strada Provinciale 263, in diverse fasce orarie della giornata e in giorni diversi della settimana, sarà attivo un autovelox mobile per il controllo della velocità». Certo, lo scopo del proliferare degli autovelox è nobile in quanto inducendo a ridurre la velocità contribuisce a ridurre il numero degli incidenti o, quanto meno, a ridurne la gravità, ma ormai è palese a tutti che i Comuni, divenuti sempre più poveri per la drastica riduzione dei trasferimenti statali, utilizzano gli autovelox come si utilizzano i bancomat, cioè come autentici esattori delle tasse al fine di fare cassa e disporre di denaro contante. Se infatti si vuole ridurre veramente la velocità gli autovelox devono essere ben evidenti e segnalati per come prevede la legge e non essere occultati (dietro le siepi, o dietro le sterpaglie, o dietro le stesse auto dei Vigili), come si fa invece in parecchi Comuni. «Ecco come si fa prevenzione, – ha scritto un automobilista sul web a proposito proprio dell’Autovelox di Francavilla Marittima – quasi quasi nascondendo la tabella che avvisa della presenza del rivelatore di velocità e posizionando l’auto della Polizia Municipale dietro una curva».