Crotone/Corigliano-Rossano – Il Comitato Magna Graecia formula i più sinceri auguri di buon lavoro al neo Presidente, Roberto Occhiuto, ed a tutti i nuovi partecipanti alla massima Assise regionale.
Tutto ciò non fa altro che avvalorare le tesi cardine dei principi che il nostro Comitato ormai sta portando avanti da diverso tempo: una nuova visuale che abbandoni anni di centralismo storico nelle politiche che hanno caratterizzato la nostra Regione, contorcendo e deviando i canoni di un regionalismo mai sinonimo di equità rappresentativa nei territori ed emblema di una visone improntata su distruttivi localismi.
Ci auguriamo che il nuovo Consiglio Regionale sia portatore sano di quei principi innovativi che il Comitato si prefigge, ovvero invertire il tendenziale che vuole come soccombente l’area jonica rispetto a quelle dei Capoluoghi storici.
Tale processo dovrà tener conto della necessaria e non più procrastinabile rivisitazione degli attuali ambiti d’Area Vasta, anche al fine di ristabilire quel principio di proba equità che nella nostra Regione è sempre stato appannaggio di poteri centralisti che hanno marginalizzato l’area jonica del nord est calabro, non tanto per la sua naturale allocazione geografica, quanto per le scelte politiche perpetrate negli anni. Le stesse che hanno preferito spostare il baricentro dei servizi lungo l’asse ovest della regione Calabria, con grave nocumento per l’Area di levante.
Per far ciò necessiterà una comunione d’intenti fra le forze politiche tutte ed il sentimento popolare che sta permeando l’area dell’Arco Jonico assemblante i territori della Sibaritide e del Crotoniate circa la volontà di enucleare detti ambiti sotto un’unica Area Vasta provinciale. La stessa coordinata dai due naturali Capoluoghi: Corigliano-Rossano a nord e Crotone a sud. Le due città gestiranno con relativa autonomia e con sussidiaria rispondenza le relative aree di pertinenza territoriale, ristabilendo quindi non già equivalenza strutturale, quanto equità sociale tra l’area jonica, l’area brutio-tirrenica e l’area dell’istmo/serre, quindi quella dello Stretto.
Il Comitato, altresì, formula i più sinceri auguri ai 4 Rappresentati territoriali della Sibaritide e del Crotoniate eletti in seno al nuovo Consiglio regionale.
Dispiace, purtroppo, che l’esito della competizione palesi, ancora una volta, la sproporzione delle rappresentanze territoriali lungo la fascia jonica rispetto le aree vallive della Regione. Soprattutto nel Crotoniate, infatti, non vengono suffragati gli indici di rappresentanza fissati in 1 consigliere regionale ogni circa 65 mila abitanti.
Oggi, l’area dell’Arco Jonico, innaturalmente inquadrata negli iniqui collegi Nord e Centro elegge solo 4 Consiglieri, mentre le aree vallive lungo la direttrice Cosenza-Castrovillari e Catanzaro-Lamezia-Vibo ne conquistano 20. Resta scoperta anche la zona costiera dell’Alto Tirreno, a conferma del fatto che gli equilibri centralisti si spostano prettamente nelle aree vallive, più densamente popolate di altre, ma con economie, indotti e problematiche diverse rispetto le aree rivierasche.
Considerata la non attribuzione del premio di maggioranza, se solo fosse già esistito il collegio Magna Graecia, il numero della Rappresentanza consiliare sarebbe salito a 6. Quindi altri 2 Consiglieri avrebbero rimpinguato l’area Crotonese e, comunque non un numero inferiore a 6 Consiglieri eletti, totali, lungo l’Arco Jonico.
Altra nota d’apprezzamento il Comitato esprime per i Candidati, che seppur non partecipanti al nuovo Consiglio regionale, hanno comunque ottenuto lusinghieri risultati e già durante la recente campagna elettorale avevano espresso interessamento e simpatie verso le idee-progettuali che il Comitato si propone (Comunicato stampa).