L’atto di istituzione della strada Statale 106 Ionica è stato emanato durante il fascismo, precisamente il 17 Maggio del 1928, con il provvedimento costitutivo numero 1.094. Vennero realizzati 415 chilometri di strada che ad oggi, dopo circa un secolo, sono rimasti in larga misura invariati e, proprio per questo, la S.S.106 si è purtroppo guadagnata la triste nomea di “strada della morte” diventando negli ultimi 5 anni di fila la strada più pericolosa d’Italia. Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) convocato ieri mercoledì 10 agosto, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri tenutasi nel pomeriggio di ieri, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, ha approvato il 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico con una delibera che sancisce la pubblica utilità dell’importante infrastruttura viaria che determinerà l’ingresso in Calabria, per la prima volta nella storia, della Nuova S.S.106 che nel tratto pugliese e lucano è stata già completamente ultimata. In occasione di questo storico evento l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” tramite la preziosa disponibilità dell’esecutivo Gerace e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Corigliano l’Associazione Tommaso Mingrone, con una delegazione ristretta del Direttivo, è salita sulla Torre più alta del restaurato Castello Ducale di Corigliano Calabro, la Torre Mastio (vero fiore all’occhiello posto nel centro storico della città ausonica), per dar vita ad una iniziativa simbolica ed originale: far suonare per ben due volte una sirena. La prima volta la sirena ha emesso un suono, avvertito nell’intera piana, rivolto a Nord in segno di gioia: perché da oggi dal nord della Calabria inizieranno ufficialmente i lavori per l’ammodernamento della S.S.106: una nuova strada a quattro corsie, due per ogni senso di marcia, con spartitraffico centrale che l’intera Regione attendeva, appunto, da circa un secolo. La seconda volta la sirena ha emesso un suono diretto a Sud in segno di sveglia: perché da oggi le comunità a sud di Sibari dovranno iniziare una battaglia civile e pacifica affinché la Nuova Strada Statale 106 arrivare a Crotone e poi da Crotone fino a Reggio Calabria, in modo che anche a sud possano essere al più presto avviati i lotti da ammodernare della S.S.106. L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” dedica l’avvio dei lavori della più imponente infrastruttura prevista nei prossimi anni nel Sud Italia (1,2 miliardi di euro è la spesa prevista), alla memoria di tutte le vittime della S.S.106 in Calabria. Finalmente lo Stato interviene per iniziare un processo di ammodernamento una importante arteria viaria che costituisce oggi la più grande strage di Stato della storia repubblicana.