CORIGLIANO-ROSSANO – Giovedì, 23 Febbraio 2023 – «Gli ospedali spoke di Corigliano-Rossano saranno dotati, al pari degli ospedali spoke di Paola-Cetraro, di un’unità di terapia d’urgenza per il trattamento immediato delle patologie cardiache acute. Una notizia straordinaria. Un passo avanti gigantesco in quello che è il cammino di riqualificazione e rigenerazione del servizio sanitario regionale intrapreso a dicembre 2021 dal presidente/commissario ad acta Roberto Occhiuto. Non solo, attraverso le linee guida tracciate dal Governatore, si restituisce più centralità alla medicina territoriale, quella che, una volta riordinata e riportati sui giusti binari dell’efficienza, consentirà di alleggerire il carico di lavoro sulle strutture sanitarie centrali e soprattutto sui Pronto soccorso che potranno occuparsi di più e meglio dell’emergenza-urgenza. Finalmente, dopo anni di stenti, privazioni e sacrifici si va verso un governo della salute più vicino alle esigenze dei calabresi e dei territori».
È quanto fa sapere, soddisfatto, il Consigliere regionale di Azione componente della terza Commissione regionale Sanità, Giuseppe Graziano, commentando il contenuto del recente Dca 54/2023 che traccia le linee guida per la redazione dei nuovi Atti aziendali che dovranno essere adottati dalle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria entro il prossimo mese di Marzo 2023.
«La sanità – sottolinea Graziano – tornerà ad essere un servizio capillare e omogeneo su tutto il territorio calabrese. L’intenzione coriacea e lungimirante del commissario ad acta Occhiuto è quella di garantire agli ospedali periferici una serie di prestazioni volte a dare immediate risposte all’utenza e anche ai pazienti acuti. Per lo spoke Corigliano-Rossano, ad esempio, la possibilità di allestire all’interno dell’unità operativa complessa di Cardiologia, già con gli effetti del prossimo Atto Aziendale, un’area per il trattamento immediato e salvavita di patologie cardiologiche acute è propedeutico all’attivazione del servizio di Emodinamica che, sicuramente, sarà nella pancia delle prestazioni sanitarie che saranno erogate dal costruendo nuovo ospedale della Sibaritide».
«C’è una volontà chiara e concreta da parte del presidente Occhiuto e del Governo regionale di rigenerare la visione del diritto alla salute in Calabria, riportando al centro le periferie. Non solo attraverso il grande piano di riattivazione degli ospedali soppressi a seguito dell’attuazione del Piano di rientro dal debito sanitario ma costruendo un concetto nuovo di assistenza di prossimità, attraverso un maggiore e più efficace potenziamento della medicina territoriale. Tant’è che le nuove linee guida commissariali per l’adozione degli atti aziendali prevedono ben 474 (sulle 1.097 totali) strutture operative sanitarie allestite fuori dagli ospedali calabresi. Dunque, nei territori. L’obiettivo ovviamente è quello di limitare l’accesso ai nosocomi solo ai casi di medio-grave e grave entità. Questo, quindi, comporterà la possibilità per gli utenti di avere un’assistenza sanitaria di prossimità senza l’affanno di doversi rivolgere alle strutture ospedaliere, e per il personale medico e sanitario, come quello che opera nei Pronto soccorso, di potersi occupare esclusivamente dei casi critici che invece necessitano di assistenza immediata e costante». (comunicato stampa)