Diversi automobilisti hanno segnalato la presenza di un lupo lungo la Strada Statale 106 nella serata di domenica 22 settembre, intorno alle ore 21. L’animale, inizialmente descritto come un “canide non identificato”, correva spaesato e impaurito sulla carreggiata, generando preoccupazione tra chi percorreva quel tratto di strada.
Le testimonianze hanno subito attirato l’attenzione, poiché l’animale non sembrava un comune cane, ma più simile a un lupo. Con il passare del tempo, le segnalazioni si sono moltiplicate fino a che, tragicamente, il lupo è stato investito da un veicolo in transito.
Le foto scattate sul luogo dell’incidente, unite alle testimonianze dei presenti, sembrano confermare che non si trattasse di un cane o di un esemplare di razza “Lupo cecoslovacco”, ma di un vero e proprio cucciolo di lupo selvatico.
Ora, resta da chiarire se il cucciolo facesse parte di un branco e se fosse impegnato nella caccia ai cinghiali, la cui presenza è aumentata significativamente nei pressi dei centri abitati della zona. Se confermato dalle autorità, si tratterebbe di una specie protetta, il che solleva seri interrogativi sulla gestione e la tutela della fauna selvatica locale.
Il lupo è una specie protetta in Italia dal 1971 grazie al “Decreto Ministeriale Natali”, che ne ha vietato la caccia e l’uso di veleno. Nel 1976, con il “Decreto Ministeriale Marcora”, il lupo è stato dichiarato specie integralmente protetta. Oggi, il timore è che branchi di lupi possano trovarsi in cattività o in zone non monitorate della Calabria, una regione dove la protezione di questa specie in via d’estinzione è cruciale per la conservazione della biodiversità.
La presenza di lupi nelle vicinanze di aree abitate richiede un’azione immediata per garantirne la tutela, assicurando al tempo stesso la sicurezza della popolazione.
Eugenio Forciniti