Cinque cittadini rumeni sono stati sorpresi dal Corpo forestale dello Stato di Castrovillari mentre strappavano pigne da alcune piante di pino. L’attività, come è emerso dalle verifiche, veniva praticata senza le dovute autorizzazioni. Gli uomini del Corpo Forestale hanno intensificato in questi giorni i controlli nelle zone potenzialmente più a rischio per il furto di pigne. In particolare nelle aree in cui vi è una forte presenza di Pino Domestico. Due gli interventi che hanno portato all’individuazione dei trasgressori. Il primo a Morano Calabro in località “Mazzicanino”, all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Qui sono stati fermati i primi due uomini intenti a trafugare le pigne, pronte per essere caricate a bordo di un’auto. Inutile la fuga a piedi dei due.
I CITTADINI RUMENI DENUNCIATI A PIEDE LIBERO
Questo fenomeno alimenta un vero e proprio mercato nero. Le pigne vengono usate per la realizzazione di carbone ed i pinoli venduti per il mercato dolciario. Ma tale attività rappresenta anche un serio deturpamento del territorio. Infatti, spesso accade che i frutti vengano raccolti direttamente dagli alberi, con l’effetto di ridurre la naturale propagazione. Per i cinque rumeni, tutti provenienti dal salernitano, è scattata quindi, la denuncia a piede libero per furto aggravato.