Si è tenuto questa mattina presso la sede del Parco Nazionale del Pollino a Palazzo Gallo a Castrovillari un interessante workshop organizzato dai Carabinieri del Reparto Parco Nazionale del Pollino sul fenomeno dell’uso illegale del veleno in Italia. Sono intervenuti Giuseppe Melfi Direttore del Parco del Pollino, Simona Manera Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, il Capitano Cristina Potenza Comandante del Reparto CC del P.N. del Pollino e responsabile del N.C.A (Nucleo Cinofilo Antiveleno), Walter Filici Veterinario dell’ASP di Cosenza Distretto Sanitario Esaro Pollino Serv. Veterinario area C e il Brig. Cosimo Cervellera Responsabile del U.C.A. (Unità Cinofila Antiveleno). Un fenomeno di cui non si parla molto ma che è molto diffuso sul territorio solitamente scatenato da conflitti di vario tipo da soggetti che vivono il Parco. Il Direttore del Parco Giuseppe Melfi ha aperto i lavori evidenziando l’importante ruolo dei Carabinieri Forestali nella protezione della biodiversità animale in questa area, così come nel caso dell’Unità Antiveleno presente nel Parco. La Dott.ssa Simona Manera ha invece evidenziato l’importanza di difendere gli animali attraverso la normativa vigente. Spiegando dettagliatamente l’ordinamento giuridico che tutela gli animali e a cosa si va incontro con la detenzione di esche e l’avvelenamento di animali. Si è particolarmente soffermata sull’importanza del cittadino nel denunciare cause di avvelenamento e gli obblighi delle amministrazioni per le bonifiche delle zone in cui ci sono stati casi del genere. Da un punto di vista giuridico, ha infine affermato, si potrebbe aprire una “nuova frontiera” che è quella di poter riconoscere il grado di sofferenza dell’animale. I veleni, la loro storia, il loro uso,le statistiche e quali specie sono particolarmente colpite sono stati illustrati dall’accurato intervento del Capitano Potenza dei Carabinieri Forestali che ha inoltre messo in evidenza l’attività di prevenzione fatta tramite le ispezioni programmate e la repressione attuata tramite le ispezioni d’urgenza per la bonifica e l’acquisizione delle fonti di prova. Subito dopo è stata la volta del Dott. Walter Filici, medico veterinario, che ha tracciato un ampio quadro dei tipi di veleni, dei principi farmacologici e della sintomatologia degli animali colpiti dal veleno. Infine, alla presenza di due splendidi esemplari di cani antiveleno che operano nel Parco , il Brigadiere Cosimo Cervellera dei Carabinieri Forestali , Responsabile dell’Unità Cinofila Antiveleno ha raccontato il suo rapporto con questi animali, l’importanza del cane in questa attività, il rischio per questi cani in questo tipo di attività e la loro particolare efficacia nel ritrovamento dei bocconi avvelenati.
(fonte:comunicato stampa )