Due dipendenti pubblici con il vizietto di beneficiare fittiziamente di permessi e congedi retribuiti per assistenza a persone disabili (Legge 104/92 e del D.Lgs. 151/01), utilizzandoli, in realtà, per adempiere a delle incombenze private e familiari. Tutto riscontrato dai militari della guardia di finanza che hanno immortalato le immagini di tutti gli spostamenti oltre ad acquisire documentazione. Gli indagati si sono assentati per 117 giorni di permessi retribuiti e 169 giorni di congedi retribuiti, per un complessivo importo indebitamente percepito di circa 23.000 euro a titolo di retribuzione. I due dipendenti pubblici che ora rischiano, oltre alla restituzione dell’indebito percepito e il procedimento disciplinare da parte dell’Ente di appartenenza, la pena della reclusione da 1 a 6 anni e della multa sino a 1549 euro. L’attività è stata svolta sotto il coordinamento della procura della repubblica del tribunale di Castrovillari, presieduto da Eugenio Facciolla. Fascicolo in mano al sostituto Antonino Iannotta.