Corigliano-Rossano – Terreni di proprietà comunale ricadenti nei territori degli ex Comuni di Corigliano e Rossano, il periodo concordato di concessione è ormai scaduto. Stasi sollecita la Regione Calabria alla restituzione immediata al Comune. 30 giorni di tempo, poi l’Ente procederà per vie legali.
Da Destre S. Onofrio al Pugnale di S. Onofrio, da Gammicella alla Piana dei Venti, da Drago a Valletta, da Montalto a Bosco dell’acqua. Sono, queste, alcune delle località in cui insistono i terreni comunali, pari a più di 1.500 ettari per i quali l’Ente chiede di rientrare nella disponibilità.
Destinatari della missiva ai quali ci si era rivolti anche nel 2015, ma senza esito o riscontri, insieme alla Regione sono anche Calabria Verde e i Consorzi di Bonifica.
L’occupazione – si legge nella lettera del Sindaco – è ormai illegittima in quanto il concordato periodo, fatto a suo tempo, è ormai decorso da tempo e allo stato attuale non c’è titolo giuridico che possa giustificare il vincolo sui terreni comunali.
La restituzione del bene, di conseguenza, è doverosa.
La prospettiva è quella di partire dal piano di gestione dell’assestamento forestale che l’ex Comune di Rossano ha presentato nel 2016 alla Regione e sviluppare un piano complessivo di valorizzazione del grande patrimonio boschivo della Città di Corigliano-Rossano, con un doppio obiettivo: tutelare un tale patrimonio, oggetto negli ultimi anni di una vera e propria devastazione criminale e creare opportunità di lavoro per i nostri concittadini con particolare riferimento alle nostre località montane.