Denunciata una forma di precarizzazione istituzionalizzata
Amendolara, in particolare, ha ben 39 Lsu/Lpu stabilizzati part-time a 16/17 ore. «Per arrivare a 18 ore, il Comune avrebbe bisogno di 82.000 euro. Mentre per una stabilizzazione full time a 26 ore, necessiterebbero addirittura di 400.000 euro all’anno». Il 31 marzo scade il termine ultimo entro il quale gli Enti Locali dovranno procedere alla stabilizzazione. «Ma, nonostante questa proroga concessa, ancora non abbiamo capito – lamenta il primo cittadino di Amendolara – con quali soldi sia possibile una operazione del genere». Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva inviato una missiva alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero delle Economie e delle Finanze, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai sindacati, all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) nazionale e regionale, alla Prefettura di Cosenza, in cui si rappresentava la problematica dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. «È in atto una guerra tra poveri, dobbiamo costringere il Governo a risolvere in modo decido la vertenza. Chiediamo che le contribuzioni arrivino almeno a 26 ore». Si tratta di lavoratori che prestano attività negli enti pubblici da circa 25 anni, con stipendi bassi e, in questa fase pandemica, la disperazione si tocca con mano.