L’attesa è finita. Il Codex Purpureus Rossanensis torna nella sua casa. Il prezioso Evangelario bizantino, dichiarato patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco, a conclusione del sapiente restauro a cui è stato sottoposto, fa ritorno nella Diocesi di Rossano-Cariati e nella città di Rossano. La sua dimora sarà il Museo Diocesano di Arte Sacra, che in questi mesi è stato interessato da lavori di ristrutturazione, finalizzati a renderlo il degno scrigno per accogliere questo tesoro di inestimabile valore e regalare la giusta collocazione anche gli altri numerosi e importanti reperti storici in esso custoditi. La data ufficiale del rientro nella Diocesi di Rossano-Cariati è il 2 luglio 2016. La cerimonia di accoglienza sarà suddivisa in due momenti, con appuntamenti istituzionali e religiosi previsti anche per la giornata del 3 luglio, e comprenderà anche la inaugurazione delle nuove sale del Museo Diocesano di Arte Sacra, alla presenza di rappresentanti istituzionali. Le tappe del ritorno a casa del Codice Purpureo prevedono anche la esposizione del testo religioso presso la Camera dei Deputati, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, così da offrire una vetrina prestigiosa, istituzionale e internazionale, ad un bene artistico unico nel suo genere. L’importanza e la preziosità del Codex non è da intendersi solo da un punto di vista artistico culturale, ma anche di quello della fede, perché tra quelle pagine color porpora e racchiusa la Parola di Dio, tramandata nei secoli attraverso i Vangeli trascritti di Marco e Matteo.
E proprio i fogli di pergamena “purpurea” sono tornati al loro antico e originario splendore, grazie al minuzioso e attento lavoro di recupero dei tecnici dell’ICRCPAL (Istituto Centrale per il Restauro e la conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario) che ha provveduto a ospitare il Codex in attesa della conclusione dei lavori di ampliamento e ristrutturazione del Museo Diocesano di Arte Sacra. Apriamo quindi idealmente le braccia e prepariamoci ad accogliere e riabbracciare uno dei principali simboli della storia del territorio, facendo sì che diventi un tesoro da condividere con il mondo intero.