Il Comune di Tiriolo, guidato dal professor Domenico Greco, ha siglato con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (Dimeg) dell’Università della Calabria un protocollo d’intesa per la realizzazione delle prime comunità energetiche in Calabria.
Il Comune sarà supportato dal gruppo di ricerca di Sistemi Elettrici per l’Energia, guidato dal professore Daniele Menniti, in tutte le attività connesse con la transizione ecologica/energetica, anche con l’obiettivo di sfruttare le previsioni del PNRR che destina la fetta più importate a questo ambito, intervenendo su quattro componenti una delle quali, la più corposa con ben 24 miliardi, riguarda appunto la transizione energetica e la mobilità sostenibile.
«Tra le prime attività che, grazie al protocollo d’intesa, vorremmo avviare vi è quella di costruire le prime comunità energetiche in Calabria, attraverso il coinvolgimento dei cittadini al fine di renderli parte attiva nel processo di transizione ecologica – dichiara il sindaco di Tiriolo Domenico Greco – Con il supporto del Dimeg, e in particolare con il gruppo di ricerca guidato dal professor Daniele Menniti, avvieremo di un esperimento di costruzione “dal basso” di un modello di cooperazione tra i cittadini e la pubblica amministrazione nel solco disegnato dal processo di transizione ecologica, utilizzando innovative tecnologie abilitanti sviluppate dal suo gruppo di ricerca».
Le comunità energetiche sono modelli innovativi e sostenibili di produzione e condivisione di energia, ricavata da fonti rinnovabili, con la partecipazione diretta dei cittadini.
«Il nostro gruppo di ricerca lavora sul fronte delle comunità energetiche, ora diventate di “moda”, dalla fine degli anni ‘90 quando la liberalizzazione del mercato dell’energia era all’inizio – dichiara il professor Daniele Menniti – Abbiamo seguito un percorso che, oltre a implementare modelli di gestione virtuosi finalizzati a mettere al centro il cittadino e a contribuire all’equilibrio tra il consumo di risorse e la loro rigenerazione, ha consentito di sviluppare particolari tecnologie abilitanti grazie alle quali è concretamente realizzabile tale equilibrio».
Il Comune di Tiriolo, grazie alla collaborazione dei cittadini e al supporto della ricerca, costruirà quindi le prime comunità energetiche in Calabria «con la consapevolezza che non devono essere intese come modelli di business ma come un modus operandi al quale ogni cittadino deve ispirarsi per contribuire a implementare un percorso verso il tanto agognato sviluppo sostenibile, ovvero per creare la ben nota condizione per cui la generazione presente soddisfa i suoi bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri», conclude il professore Daniele Menniti.
Il Dimeg ha di ricente firmato anche una convenzione con Ferrovie della Calabria per intraprendere una attività di ricerca sullo studio di fattibilità per la realizzazione di una centrale di produzione di idrogeno green da utilizzare per alimentare i futuri convogli di FdC. La professoressa Anna Pinnarelli, del gruppo di ricerca di “Sistemi Elettrici per l’Energia”, è responsabile scientifico dello studio, per la definizione della soluzione di infrastruttura elettrica per l’alimentazione della centrale di produzione di idrogeno e per la certificazione di Idrogeno Verde, nonché responsabile per l’Unical del progetto H2020 Ebalanceplus che vede l’Unical tra I quattro siti pilota per la sperimentazione in tema di flessibilità dì rete.
Tra le attività in corso c’è anche il progetto H2020 “SENSEI” – “Smart Energy Services Integrating the Multiple Benefits from Improving the Energy Efficiency of the European Building Stock” il cui responsabile per l’Unical è il professor Nicola Sorrentino, del gruppo di ricerca di “Sistemi Elettrici per l’Energia”. L’obiettivo del progetto è quello di trasformare l’efficienza energetica in una vera e propria risorsa con ricadute positive sull’intera filiera dell’energia, dal distributore al consumatore finale. «Puntiamo a ridurre il consumo energetico, rendendo gli edifici più efficienti può consentire la chiusura delle classiche centrali elettriche basate sulle fonti fossili, lasciare spazio alle fonti rinnovabili, di cui la Calabria è ricca, e abbassare le emissioni di carbonio», spiega il professore Nicola Sorrentino