Alta velocità, Azione Corigliano Rossano: «Stasi grande assente, ci appelliamo ad Occhiuto»

CORIGLIANO ROSSANO. È da mesi che stiamo assistendo con fervido interesse al dibattito sull’Alta velocità in Calabria.

Tale interessante intervento di qualificazione nei trasporti ferroviari dovrebbe garantire, almeno in quelli che erano gli iniziali propositi, un avvicinamento della Calabria, sia sul versante tirrenico che su quello jonico, con la restante parte del nostro “Paese”!

Purtroppo pare che le cose non stiano andando in tale verso, tanto che, ad oggi, si parla di un intervento che, ancora una volta, taglierebbe fuori la parte più produttiva dell’intera nostra Regione, quale appunto la Piana di Sibari.

Come partito di Azione avevamo già, in un recente passato, espresso le nostre idee con un pubblico intervento con il quale evidenziavamo il rischio, molto probabile, che possa venire cancellata la tratta ferroviaria dell’Alta Velocità tra Praia e Tarsia!

Definire deleteria tale scelta è dir poco, proprio perché, con essa si andrebbe, ancora una volta, a depauperare ed impoverire un territorio già privo di interventi infrastrutturali importanti come ad esempio la SS 106 e l’aeroporto.

Eppure tale limitazione all’Alta Velocità per l’Alto Jonio cosentino pare sia cosa certa in quanto avvalorata da difficoltà tecniche che, definite come impossibili, stridano in una epoca dove l’Intelligenza Artificiale sta galoppando al punto da mettere in discussione finanche le nostre stesse esistenze industriali.

A tal proposito viene naturale ricordare come negli anni sessanta l’Onorevole Giacomi Mancini, Ministro dei Lavori Pubblici,  “impose” che l’allora “Autostrada del Sole”, il tratto da Salerno – Reggio Calabria che partiva da Salerno (quota mare) per arrivare sul Pollino (per intenderci a Campotenese a quota 1015 slm) per poi ridiscendere sino a Falerna (quota mare), passasse da Cosenza al fine di favorire tutto il successivo sviluppo economico, sociale e professionale che l’intera città ebbe nei successivi anni (basti pensare solo l’Università della Calabria).

Eppure erano i tempi in cui le volte delle Gallerie si puntellavano con strutture di legno.

Tutto ciò per dire cosa?

Per sottolineare che non possono essere delle difficoltà tecniche ad affossare, ogni volta che si parla di interventi cospicui ed atti a risollevare l’economia della Piana di Sibari, la possibilità di avere anche noi, cittadini di tale lembo di Calabria, la possibilità di una velocizzazione nei trasferimenti verso il nord e viceversa, quindi di evolutiva crescita nel sistema delle infrastrutture.

Ma quello che più stupisce, nel merito al dibattito in corso, sono alcuni importanti silenzi oltre che significative assenze che, seppur nelle democratiche diversità di pensiero, avrebbero di certo potuto arricchire il panorama del confronto e, finanche nei distingui, lo spazio per eventuali altre proposte!

Al nostro referente politico Regionale di Azione, vorremmo consegnare le nostre rimostranze nel merito a questo ulteriore declassamento di tale importante area Calabrese, fiore all’occhiello dell’intera nostra Italia non solo per le sue colture pregiate, ma anche per la sua bellezza, per la sua storicità e, ma di certo non per ultimo, anche per il suo porto che ha fondali in grado di permettere, se mai qualcuno porterà a completamento l’iter della banchina di approdo, e la “creazione” di una una “destinazione turistica”, l’arrivo delle navi crocieristiche.

Al Presidente Occhiuto, al quale va la nostra stima e il nostro fattivo contributo politico vorremmo chiedere due cose.

La prima è : cosa ne pensa davvero nel merito alla ipotizzata cancellazione della tratta dell’Alta velocità tra Praia e Tarsia?

La seconda, che senso ha avvalorare la realizzazione del ponte sullo stretto lasciando che l’intera fascia Jonica resti ancora relegata ad una linea ferroviaria che definirla anacronistica è a dir poco benevole?

Per ultimo, ma di certo non per importanza, come partito di Azione vorremmo fare una ulteriore considerazione!

In particolare ci riferiamo all’incontro già avvenuto tra molti Sindaci della Provincia di Cosenza, tranne quelli del Tirreno, i quali, dopo ambio dibattito e nel valorizzare le loro posizioni, di certo non partitiche, ma di rappresentanza delle necessità dei territori che rappresentavano, hanno sottoscritto un documento nel quale si rilancia l’opzione dell’Alta Velocità tra Praia e Tarsia, quindi evidenziando la loro contrarietà verso l’ipotesi di sviluppo solo sulla costa tirrenica.

Purtroppo, con nostro sommo rammarico, al tavolo del dibattito e del confronto mancava il Sindaco della terza città della Calabria, il nostro Sindaco di Corigliano – Rossano l’ing. Flavio Stasi!

Una assenza che si è notata e che lascia sgomenti in quanto la nostra città, forse anche più di Cosenza, Castrovillari, Cassano e altre, dovrebbe essere quella più interessata nel tessere, con oculatezza, lo sviluppo dell’Alta Velocità che, in pratica significherebbe non solo accorciare i tempi negli spostamenti, ma garantire una continuità economica e turistica con la vicina Basilicata e Puglia, quindi con il resto dell’Italia.

Eppure il nostro Sindaco ha disertato tale importante incontro quasi a dimostrare il suo disinteresse a fronte delle importanti argomentazioni portate a tema!

Ed allora sorge spontanea una domanda: Perché questa noncuranza verso una così importante tematica?

Forse perché il Sindaco e’ impegnato in dell’altro? Ma finanche ciò possa ritenersi una giustificazione plausibile, come mai al suo posto non era presente nessun rappresentante della nostra amministrazione comunale?

È vero! Forse in molti dell’Amministrazione hanno ritenuto che non essendo una “passerella”, di poca importanza poteva ritenersi rappresentare gli interessi della Città!

A noi, come Azione ed a tutta la popolazione della nostra Città di Corigliano-Rossano tale assenza ha creato un enorme disagio, un grave danno in quanto, ancora una volta, i nostri interessi di sviluppo, le nostre priorità economiche, la nostra salvaguardia del territorio, l’abbiamo dovuto delegare ai sindaci di Cosenza e delle altre città presenti al dibattito evidenziando, ancora una volta, le lacune e le deficienze politiche di una attuale classe amministrativa dedita più alla ricerca di una sterile visibilità che non verso una costruttiva presenza atta ad argomentarsi attraverso le necessità del nostro vasto territorio.

Sollecitiamo quindi, ognuno per le proprie responsabilità tutti i nostri politici del territorio, Senatori, Deputati, Consiglieri Regionali, Presidente della Regione a dar voce a questo ulteriore grido di “aiuto” che si solleva dalla Piana di Sibari affinché tale ulteriore “scippo” non si realizzi.

Nella speranza che, in tale lotta di rivendicazione per i diritti di un così vasto territorio, ne possa restare coinvolta anche la nostra Amministrazione Comunale e, in particolare il Sindaco Flavio Stasi al momento latitante, evanescente, e poco incisivo sull’argomento.

AZIONE CORIGLIANO-ROSSANO
Comunicato stampa

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