Amendolara. Terzo Megalotto, dietrofront su opere compensative mortifica territorio

«Che fine hanno fatto le opere compensative che spettano ai Comuni attraversati dal Terzo Megalotto della Ss 106?», lo chiede con forza il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero dell’Ambiente e ai vertici Anas.

«Abbiamo fatto la spola con Roma, convocati di volta in volta per discutere e decidere sulle opere compensative e adesso c’è un inspiegabile dietrofront che mortifica il nostro territorio». Il Comune di Amendolara in un primo momento era stato destinatario di circa 2 milioni e 700 mila euro da impegnare per un nuovo lungomare dal Molo San Francesco alla Torre Spaccata, ma l’idea progettuale è stata rigettata e della nuova suddivisione dei fondi per le opere compensative nei comuni non si è saputo più nulla. Il sindaco Ciminelli invita tutti i colleghi primi cittadini dei comuni che saranno attraversati dal Terzo Megalotto ad incontrarsi per concordare una linea condivisa in merito ad opere che dovrebbero in qualche modo ricompensare il territorio per aver prestato il fianco a 38 km di strada a quattro corsie. Il sindaco di Amendolara ricorda il dietrofront sulle opere compensative: prima lasciate alla discrezione dei comuni (con i lavori che addirittura sarebbero potuti partire dopo la deliberazione del CIPE); mentre adesso – da quanto si apprende – tutte le decisioni sono passate sui tavoli del Ministero dell’Ambiente. «Com’è possibile – lamenta il sindaco di Amendolara – che queste decisioni su opere che andranno ad incidere profondamente sul futuro dei nostri paesi, vengano prese nelle stanze romane senza la presenza dei rappresentanti dei territori».

Ciminelli invita i colleghi di Roseto Capo Spulico, Trebisacce, Villapiana, Albidona, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Cassano allo Ionio ad incontrarsi quanto prima per contestare con forza questa nuova linea che si intende adottare. «Oltre al danno la beffa – tuona il sindaco di Amendolara -. Ci sventrano il territorio con un’opera costata il doppio del valore effettivo e adesso puntano a rivedere anche le opere compensative». Il sindaco di Amendolara punta anche il dito sulle false promesse ricevute dai primi cittadini circa la manodopera da poter impiegare per la realizzazione del Terzo Megalotto. «Ci sono stati promessi duemila posti di lavoro. Chiediamo chiarezza su questo aspetto ed intendiamo conoscere le eventuali modalità. Non si scherza sui bisogni dei cittadini».

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