Corigliano Rossano – Abbiamo ribadito in reiterate occasioni la ferma e decisa determinazione a non lasciarci condizionare da miserevoli attacchi infondati, calunniosi e diffamatori, che sconfinano in danni all’onorabilità delle persone componenti il management aziendale e di conseguenza l’immagine di un’azienda sana, apprezzata e stimata, che si rende garante dell’occupazione di circa 250 dipendenti, tutti puntualmente pagati, quest’ultimo aspetto, di non poco conto se si guarda a ciò che accade attorno a noi. Continua, tuttavia, la tendenza a voler colpire ciò che di buono le imprese dello Jonio riescono, tra non poche difficoltà, a costruire e a produrre, collocandosi spesso in posizioni di prestigio, di apprezzamento e di autorevolezza.
Leggere da fonti occulte e rese note sui social di rapporti con la malavita o con i clan o che, quasi, l’azienda rappresenti un coacervo di malcostume imperante in tutto il territorio, è quanto di più ignobile si possa verificare in uno stato di diritto. E tutto questo in assenza di uno straccio di indizio o di elemento probatorio. Accuse generiche, prive di riscontri o prove, lesive della dignità e della onorabilità degli individui, che espongono un’azienda storica, solida e seria a rischi d’impresa di non poco conto. Fiducia e credibilità costituiscono- per chi fa impresa – elementi fondamentali nei mercati e nelle relazioni con le istituzioni. Non può ritenersi tollerabile diffondere bugie e falsità da chi propina con leggerezza e superficialità, seduto su una sedia, veleni da spargere persino su commissione.
Premesso ciò, continuiamo a profondere fiducia nella magistratura, tenendo in considerazione i tempi lunghi della giustizia, integrando di volta in volta il faldone delle denunce a carico di chi è destinatario di oltre 60 querele, è sottoposto a sospensioni e censure da parte dell’Ordine di appartenenza, quattro condanne per diffamazione a mezzo stampa e per altri vari reati e a cui è stato oscurato più volte il sito web dall’autorità giudiziaria.
Non avremmo risposto ai continui infamanti contenuti se l’ultima sortita dall’oscura paternità (ma non è una novità) non fosse stata ripresa da un sindacato autonomo il cui responsabile da un lato si eleva a paladino dei diritti, dall’altro dà credito a chi i diritti li calpesta per scelta di vita e di interessi.
Premesso ciò, l’azienda Ecoross nel respingere categoricamente ogni scritto relativamente alle reiterate vergognose accuse di contiguità con ambienti malavitosi, rimane perplessa di come singole sigle sindacali seguano le orme di siti pattumiera sulla base di contenuti “non firmati”, assolvendo ai soliti atti di pirateria.
Sul merito, capitolo assunzioni: l’azienda recluta il personale interno seguendo un iter procedurale di natura privatistica, fiduciaria, non concorsuale come invece è per la pubblica amministrazione. Le selezioni avvengono su basi meritocratiche, mediante valutazione curriculare e successiva convocazione per colloquio. Per altre figure professionali è prevista l’assunzione anche mediante l’istituto del Centro per l’impiego. Questo è il contesto relativamente al quadro normativo. Si conviene che nessuna preclusione e/o pregiudizio può essere posto in essere nei confronti di chicchessia o perché “figli di…” ma si obbedisce, autonomamente, per come la legge impone, al reclutamento in base alle esigenze dell’azienda.
Tutto il resto è indecenza mediatica di cui, nostro malgrado, dobbiamo tenere conto per una forma di rispetto non tanto nei confronti degli autori ma per i lettori. Ecoross è nella trasparenza, rispetta le regole, ed è nella legalità. Sia chiaro a mandanti ed esecutori materiali.
Rimaniamo distanti da chi è dedito a certe logiche di infimo livello culturale. Si tende alla recrudescenza e all’imbarbarimento del dibattito civile. Come azienda non vogliamo partecipare né esserne protagonisti. Guardiamo avanti con fare costruttivo e propositivo e se qualcuno ha elementi da contestare condotte aziendali, il nostro staff è disponile a ogni chiarimento. Per ogni altro addebito allusivo esiste invece l’autorità giudiziaria a cui ci si può tranquillamente rivolgere se si ritiene che l’Azienda abbia commesso errori.
(comunicato stampa)