«L’Amministrazione Comunale apprezza ed è grata per l’attività che svolgono tutte le organizzazioni del terzo settore, soprattutto quelle che si occupano dei nostri concittadini più fragili e, tra queste sicuramente, si può annoverare l’ANFFAS. Proprio per questo, per la necessaria chiarezza dei rapporti tra Pubblica Amministrazione e mondo associativo, è necessario fare delle puntualizzazioni rispetto a quanto riportato nel servizio giornalistico della testata Informazione e Comunicazione. In primis l’associazione svolge la propria meritevole attività presso un bene pubblico (in questo caso confiscato alla criminalità organizzata) in forma gratuita dal 2009. Si tratta di una concessione del tutto aderente agli scopi nobili della Associazione, ma è doveroso precisare che non tutte le associazioni, con la medesima missione ed i medesimi meriti, godono di questo privilegio: molte pagano l’affitto presso immobili privati.
Questa è una delle ragioni per le quali l’Amministrazione sta lavorando all’acquisto di un immobile a Schiavonea da destinare prima al trasferimento della scuola di via Nizza per il tempo necessario a realizzare i lavori di adeguamento sismico, e successivamente a Polo Sociale con centro diurno e spazi educativi da affidare a più associazioni, favorendo dunque anche il proposito della condivisione degli spazi pubblici. Ovviamente l’Amministrazione, per la sensibilità che ha sempre dimostrato sul tema, nel momento in cui alcuni spazi concessi a questo tipo di associazioni sono risultati funzionali alla realizzazione di altri tipi di opere (compresa l’ANFFAS) si è attivata per garantire altri spazi sempre in forma gratuita. Non solo: l’Amministrazione ha garantito anche il supporto logistico ed eventuali adeguamenti degli spazi.
Alla luce di questo tipo di azione, parlare di prese in giro è sempre legittimo e merita rispetto, ma a nostro avviso è piuttosto fuori luogo. Del resto tale disponibilità è sempre stata accompagnata dalla altrettanto chiara esigenza di dare inizio, il prima possibile, ai lavori presso l’immobile precedentemente utilizzato, il quale per altro è incompleto ed infatti utilizzato solo parzialmente. Per questa ragione, al termine di una lunga interlocuzione tra Ente ed Associazione, era stata data la disponibilità a procedere immediatamente al trasferimento di tutto quanto necessario per proseguire l’attività associazione presso il nuovo immobile proposto dall’Amministrazione, in Cda Bonifacio. Tale disponibilità del Comune è stata temporaneamente declinata dall’Associazione in virtù della richiesta di una serie di documentazioni formali relativi all’immobile. Gli uffici comunali hanno subito preso in carico tale richiesta, garantendo comunque – alla luce della documentazione in possesso – la qualità della struttura e la possibilità di produrre tutta la documentazione richiesta in poco tempo, ma ciò nonostante non si è inteso dare seguito, legittimamente, al trasferimento.
L’allestimento del cantiere presso la struttura, ed in particolare presso i piani non utilizzati in quanto rustici, dunque, nel mentre l’associazione non si è ancora trasferita, rappresenta certamente un disagio, che però l’Amministrazione ha cercato in tutti i modi di evitare. Del resto anche nella giornata di ieri il presidente dell’Associazione si è sentita con i dirigenti comunali i quali l’hanno rassicurata che il disagio sarebbe durato solo pochi giorni anche per alcuni adempimenti formali, ma nonostante ciò, sempre legittimamente, l’associazione ha inteso contestare tale circostanza.
L’intento della presente nota non è quello di mettere in discussione il valore sociale dell’attività messa in piedi da ANFASS, né sminuire in alcun modo eventuali disagi verificatisi in queste ore, bensì mira da un lato a contestualizzare l’accaduto che, a differenza di quanto riportato, a nostro avviso evidenzia chiarezza e profonda disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale, e dall’altro a sottolineare che il bene pubblico è spesso trasversale: non riguarda solo una attività, per quanto meritoria e nobile, ma anche altre attività (la riqualificazione, la valorizzazione degli immobili pubblici, l’investimento pubblico sul territorio ecc.) che il Comune ha il dovere di contemperare quotidianamente». (NOTA AMMINISTRAZIONE COMUNALE)
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