Necessario creare un sistema poliedrico che sappia coniugare la coesistenza di tutti gli Asset di sviluppo
Crotone, 26 maggio 2025 – In un contesto globale segnato da crescenti incertezze e derive autocratiche, che riecheggiano a livello locale, il panorama politico crotonese si trova di fronte a dinamiche che, pur promettendo cambiamento, spesso replicano schemi e attori del passato. È quanto emerge dalle riflessioni di Critelli (CMG), che sottolinea l’urgenza di costruire un sistema amministrativo e istituzionale più influente per l’Arco Jonico.
Critelli evidenzia come a Crotone si sia assistito alla “proclamazione dell’abbattimento di un regime o di un sistema, e all’introduzione di un altro utilizzando gli stessi slogan, le stesse modalità e mutuando, in qualche caso, gli stessi interpreti”. Un fenomeno, quello dei monogruppi consiliari, che “andrebbe corretto statutariamente”, in quanto cementa accordi sull’“analfabetismo politico di ieri”.
L’appello di Critelli al Centro Destra e la questione bonifica SIN
Il coordinatore di Forza Italia, Sergio Torromino, è stato richiamato da Critelli a una riflessione: “Forza Italia è libera ed autonoma sul piano programmatico ed organizzativo, ma non è libera di intestarsi la rottura dell’alleanza e della coalizione di Centro Destra che Governa Regione e Nazione”. La città, secondo Critelli, ha bisogno che le coalizioni nazionali (Centro Sinistra e Centro Destra) esprimano “tutto il loro potenziale organizzativo e progettuale con donne e uomini all’altezza della sfida”.
Particolare enfasi viene posta sulla questione della bonifica del sito SIN (Sito di Interesse Nazionale), che “traccia il DNA dei protagonisti in campo”. Critelli critica la tendenza a “fare propri o a nascondersi dietro le sottovalutazioni degli altri”, rilevando come tutti, oggi, chiedano le dimissioni del Commissario Errigo. “Non suona strano? Vuol dire che sono tutti gli stessi? Certo che no!”, afferma Critelli, evidenziando come Errigo sia stato l’unico soggetto a firmare, dopo 30 anni, il primo atto per avviare la bonifica e conferire i rifiuti pericolosi in sicurezza.
Critelli chiede un’“operazione verità su chi ha inquinato”, puntando il dito su Montedison e Pertusola Pennaroja, che “hanno ceduto il pacco a Eni”. Sebbene Eni non abbia prodotto quei rifiuti, ha la responsabilità di “non aver mai pensato ad un progetto di sviluppo sostenibile”, come una sorta di “Etna Valley qui a Crotone”.
Visione per lo sviluppo: Polo Energetico, Logistico e Turistico
Lo sviluppo di Crotone, secondo Critelli, si gioca a nord, così come nel secolo scorso si è giocato nei 400 ettari oggi interessati alla bonifica. Se quell’area viene assunta come punto di partenza, è necessario “saper costruire un progetto di sviluppo poliedrico che deve saper coniugare la coesistenza della sfida energetica o dell’auto sufficienza energetica come Hub del Mediterraneo orientale che guarda all’Europa Balcanica”.
Si prospetta inoltre lo sviluppo di un polo logistico e intermodale, con il porto e l’aeroporto finalizzati alla commercializzazione della filiera alimentare di eccellenza dell’Arco Jonico, crotoniate e sibarita, con un deposito di GNL e piastra criogenica o impianto per la produzione di Idrogeno. Cruciale anche il Turismo crocieristico-archeologico nell’ambito del progetto Antica Kroton Futura e la ripresa dell’idea del Parco Tematico della Magna Graecia.
In conclusione, Critelli ribadisce l’“inderogabile impegno a costruire un contenitore amministrativo e istituzionale più grande e geopoliticamente più influente che non la piccola Provincia di Crotone”. L’obiettivo è aspirare a diventare “l’area territoriale più grande e popolosa dello Jonio”, affermando la “Calabria dei ‘Due Mari’” e proponendo la creazione di una Provincia della Magna Graecia con Capoluoghi Crotone e Corigliano-Rossano e una “Città dello Jonio” dalla fusione dei Comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cutro, Scandale, Rocca di Neto e Strongoli.
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