Sabato 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide ospiterà la fase conclusiva della mostra-concorso “Donna”, un’iniziativa che ha visto protagonisti gli studenti delle scuole superiori di secondo grado attraverso progetti artistici dedicati al mondo femminile. L’evento, che nasce con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della violenza di genere, culminerà con un’asta di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto al Centro Antiviolenza Fabiana di Corigliano-Rossano a favore delle vittime di violenza.
Un progetto che unisce arte e impegno sociale
L’iniziativa ha preso il via lo scorso novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, con una mostra ospitata nel suggestivo Castello Ducale di Corigliano Rossano. L’evento, promosso dall’Associazione Mondiversi ETS, ha voluto porre l’arte al centro di un messaggio sociale di forte impatto, coinvolgendo giovani artisti nella rappresentazione delle molteplici sfaccettature della figura femminile. Attraverso le loro opere, i ragazzi hanno espresso riflessioni profonde sulle discriminazioni, le difficoltà e le battaglie che le donne affrontano quotidianamente.
Questa esperienza si concluderà simbolicamente l’8 marzo, all’interno del Parco Archeologico di Sibari, con la premiazione delle tre opere migliori e l’attesissima asta di beneficenza. I fondi raccolti saranno destinati a finanziare progetti concreti di sostegno alle donne vittime di violenza, confermando l’importanza della sinergia tra cultura, educazione e impegno sociale.
Un viaggio nella storia: presentazione del libro “Femminicidio e violenza di genere nell’antica Roma”
Oltre all’evento artistico e solidale, la giornata sarà arricchita dalla presentazione del libro “Femminicidio e violenza di genere nell’antica Roma”, a cura di Marina Lo Blundo. Il volume offre un’analisi dettagliata sulla condizione giuridica della donna nella Roma Antica, esplorando temi come gli stereotipi di genere, le dinamiche di sottomissione e possesso, e i casi di femminicidio riportati dalle fonti storiche.
A discuterne saranno Filippo Demma, Direttore dei Parchi Archeologici di Crotone e Sibari, ed Elisa Mancini, Funzionaria Archeologa presso i Musei Nazionali di Matera e co-autrice del libro. L’incontro offrirà uno spunto di riflessione su come la violenza di genere sia un fenomeno radicato nella storia e su quanto sia necessario continuare a lottare per una società più equa e rispettosa.
L’arte e la cultura come strumenti di cambiamento
Questa iniziativa rappresenta un tassello fondamentale in un percorso più ampio di educazione e sensibilizzazione, coinvolgendo scuole, famiglie e istituzioni locali in un progetto che non si limita alla denuncia della violenza, ma che promuove il rispetto e la consapevolezza come pilastri di una società più giusta. L’arte, in tutte le sue forme, si conferma un potente mezzo per trasmettere messaggi di uguaglianza, libertà e speranza.
L’otto marzo, dunque, diventa non solo un giorno di celebrazione, ma un’occasione concreta per dare voce alle donne e alle loro storie, attraverso il potere delle immagini e delle parole, con un messaggio forte e chiaro: lottare insieme per un futuro libero dalla violenza.
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