La recente comunicazione del Comune di Calopezzati ha riacceso l’attenzione su una questione cruciale per la costa ionica: il progetto del parco eolico offshore “Mediterranean Italian Offshore”. Insieme ai Comuni di Corigliano-Rossano, Crosia, Pietrapaola e Cariati, l’amministrazione ha inviato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) una serie di osservazioni formali di opposizione.
Il progetto prevede l’installazione di 28 turbine eoliche alte circa 300 metri, comparabili alla Torre Eiffel, a largo del Mar Ionio. Una proposta che ha sollevato forti preoccupazioni per l’impatto ambientale, visivo e culturale che avrebbe sul paesaggio marino di Calopezzati, da sempre legato a un’immagine di bellezza naturale e autenticità.
Secondo le valutazioni tecniche e paesaggistiche, le turbine sarebbero chiaramente visibili dalla costa, modificando drasticamente l’orizzonte e intaccando il valore identitario del luogo. Una posizione illustrata in una lettera aperta alla cittadinanza dal sindaco Edoardo Giudiceandrea.
Altro punto critico riguarda la mancanza di ricadute economiche locali. Le aziende promotrici, spesso grandi multinazionali, operano secondo modelli che non generano occupazione sul territorio, e l’energia prodotta sarebbe destinata a reti nazionali o estere, senza benefici diretti per la comunità.
Calopezzati, che ha scelto un modello di sviluppo basato sul turismo sostenibile, teme che un’infrastruttura di tali dimensioni possa danneggiare irreparabilmente la propria vocazione. Il rischio è quello di perdere attrattività per un turismo attento all’ambiente e alla qualità del paesaggio, a favore di un intervento industriale che non risponde ai bisogni locali.
L’amministrazione ha ribadito che l’opposizione al progetto non è una mera questione estetica, ma una scelta strategica per difendere il territorio, la cultura e le generazioni future. La comunità si mostra unita nel chiedere che le energie rinnovabili vengano perseguite con un approccio rispettoso del patrimonio naturale e culturale.
In un’epoca in cui la lotta al cambiamento climatico richiede scelte coraggiose, Calopezzati propone un modello in cui innovazione e tutela del territorio possano coesistere. Una posizione chiara: sì alla sostenibilità, ma non a scapito dell’identità e della bellezza del territorio.
Virginia Diaco
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