Sit-in di protesta questa mattina all’Istituto Comprensivo ” contro la decisione di accorpare funzionalmente all’Istituto Comprensivo “Guidi” di Corigliano Centro Storico. La manifestazione è stata una risposta alle recenti proposte dell’amministrazione comunale, che, sebbene inizialmente sembrassero intese a mantenere invariata la situazione degli istituti comprensivi nel Comune di Corigliano Rossano, hanno in realtà suggerito un processo di riorganizzazione che avrebbe comportato l’accorpamento di alcune strutture.
Il dirigente scolastico, Giovanni Aiello, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo a queste proposte. L’accorpamento del plesso della scuola secondaria di primo grado “Tieri” con l’Istituto “Guidi” nel centro storico, così come la possibile fusione dei plessi delle scuole dell’infanzia “De Luca” e “Parini,” insieme alla scuola primaria “Rodari” con la scuola “Don Bosco” di Cantinella, potrebbero comportare disagi logistici e mettere a rischio i servizi offerti alla comunità. «La scuola “Tieri” ha una storia storica e un ruolo importante nel sostegno di altre istituzioni». Il dirigente Aiello ha sottolineato che la scuola ha ceduto plessi in passato per sostenere l’istruzione nella regione. Tuttavia, è deluso dal fatto che non siano stati coinvolti nella pianificazione e nel confronto su queste decisioni importanti. Le preoccupazioni riguardo alle proposte dell’amministrazione riguardano le incoerenze nella distribuzione geografica dei plessi e la logica alla base di questa riorganizzazione. Ci sono casi in cui plessi adiacenti appartengono a istituti diversi, mentre altri plessi distanti di diversi chilometri sono assegnati allo stesso istituto. Questa situazione potrebbe essere un’opportunità per correggere queste incoerenze. Alfonso Rizzo, rappresentante del Consiglio d’Istituto e Presidente del Consiglio dell’Istituto Comprensivo Tieri, esprime preoccupazioni riguardo a una proposta di riorganizzazione scolastica. Rizzo afferma che, nonostante rispettino le valutazioni del governo centrale e della regione, sono in disaccordo con il metodo che ha portato a questa proposta. Il loro dissenso è basato sulla mancanza di una valutazione dettagliata dei dati locali. Rizzo sottolinea che Corigliano è una città complessa con macroaree e microaree, ciascuna con esigenze specifiche. Corigliano Scalo, ad esempio, ha un elevato numero di alunni, ben oltre i limiti previsti dalle linee guida regionali per mantenere l’autonomia. La proposta di ridimensionamento, secondo Rizzo, potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità dell’istruzione, suggerendo che il risparmio di costi potrebbe non giustificare il deterioramento del servizio.