Corigliano-Rossano, con Minikə la prima carta degli extravergini locali

CORIGLIANO-ROSSANO – Quello che sarà inaugurato mercoledì 26 giugno, dalle ore 20, sul Lungomare S. Angelo di Rossano (in Va Egeo 10), non sarà soltanto e semplicemente un nuovo ristorante di pesce di qualità. Non è neppure soltanto un nuovo concept di degustazione identitaria nel quale, attorno all’antica e moderna mixology, si sperimenteranno storie e identità, sapori e radici di mari anche diversi, dalle ostriche allo sciabbachedd.

NEL MENÙ L’INVITO A PREFERIRE PESCE LOCALE E STAGIONALE

MiNiKə – Huitrerie Mixology & Šabbakehdd è e sarà anche un esperimento di come si possa e si debba fare, dal basso, a tavola, ogni giorno, senza eccessive pretese e senza ambizioni straordinarie, un po’ di sana educazione alimentare, anzi tutto con la trasparenza assoluta sull’esatta provenienza del pescato indicato nei piatti del menù convenzionale; ma soprattutto spiegando ed invitando esplicitamente l’ospite, nelle prime pagine del menu, a preferire il pesce fresco e di stagione proveniente da porti, dalle marinerie e dai mercati più vicini di Schiavonea, di Cariati e di Cirò Marina, esposto ogni giorno in vetrina. Più espliciti di così?

I MINICHEDD, UN SECOLO DI ESPERIENZA FAMILIARE LEGATA AL MARE

È così che Gennaro Scorza, quarta generazione di un’esperienza familiare ed imprenditoriale lunga un secolo, quella appunto de i Minichedd (dal cui epiteto dialettale deriva il naming di questo nuovo capitolo e di questa visione che si rinnova), vuole rafforzare quel patto di lealtà e di fiducia non soltanto con quanti decideranno di vivere la nuova esperienza MiNiKə, quanto soprattutto con una terra che dal mare alla campagne, dalla costa alla colline, dalle antiche barche dei pescatori a tutte le sue attuali ambizioni di innovazione della propria eredità millenaria, deve necessariamente recuperare sorriso e amore per se stessa e tanta, tanta consapevolezza della propria ricchezza e capacità competitiva. Anzi tutto a tavola. Emozionando.

CARTA EVO IN RISTORANTE, UNA NOVITÀ IMPORTANTE ED ASSOLUTA

Ed è anche con questo spirito, di sollecitata riappropriazione intelligente e gioiosa delle proprie radici, che gli ospiti di MiNiKə saranno accolti ed introdotti, insieme al menù generale ed alle carte della mixology e dei vini, anche con un primo esperimento (che sarà periodicamente aggiornato) della Carta degli Extravergini del territorio, con molta probabilità una prima assoluta per Corigliano-Rossano e per la Sibaritide e sicuramente tra le poche iniziative analoghe in Calabria, che inizia a colmare un vuoto oicofobico non più sostenibile per le terre e città dell’olio di questa penisola di uliveti.

IL SENSO DEL NOSTOS NELL’IMPRESA DEL GIOVANE GENNARO SCORZA

Dalla Santissima Achiropita, il nome della barca più grande de i Minichedd alle albe ed ai tramonti percepiti al ritmo di chi salpava e rientrava; dall’ascoltare da bambino le indicazioni, preziosissime e figlie di antichissima tradizione marinara, sull’esatta direzione, sulla durata e sull’evoluzione dei venti, fino all’affascinante lettura della bussola o su come governare il timone, in quelli che erano gli ultimi anni prima dell’arrivo di eco-scandagli e radar.

DAL SOGNI DELLA CASEDDA ALLA NASCITA DI MiNiKƏ

Di questi fotogrammi, degli aneddoti e delle storie ascoltate in quegli anni di memoria e di trapasso culturale e imprenditoriale si imbeve anche la mente e l’animo dell’allora giovanissimo Gennaro (classe 1986), quasi come Manolin nelle bellissime pagine del romanzo Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway: c’è lo zio Giovanni che dalla riva si sbraccia per annunciare un’imminente ed improvvisa burrasca; c’è la casedda, che non era un semplice deposito dove venivano conservati gli strumenti oggi rarissimi della piccola pesca, come lampare, cassette (che all’epoca erano ancora di legno), ami e reti, ma un vero e proprio luogo narrante, una via di fuga ma anche di sosta, fisica ed immaginaria per tanti figlie e nipoti del mare di un’epoca senza smartphone e che oggi non c’è più; era un’alcova aperta ma al tempo stesso segreta in cui si trovava di tutto e di più e nella quale, tra galleggianti artigianali e quel fortissimo sapore di mare e sale, anche Gennaro con la mente varcava il orizzonte e progettando il suo futuro.

Diplomato al Liceo Scientifico, si iscrive all’università, alla facoltà di giurisprudenza. Ma qualcosa subito non gli torna, non lo convince, non lo entusiasma e non lo fa navigare altrove, come quando invece passava ore ore nella casedda dei pescatori.

Neppure quel 30 in filosofia del diritto riesce a sostenerlo definitivamente su quella strada di formazione che pure aveva intrapreso col metodo dei marinai, del salpare per approdare e con la caparbietà e il problem solving genetico e proverbiale de i Minichedd.

Nulla da fare. Da quel momento Gennaro fa del nostos, del ritorno al percorso identitario e manageriale tracciato da un secolo di esperienza familiare su e col mare, la sua personale via d’uscita, professionale e d’impresa, insieme al papà Gianfranco, alla famiglia ed agli zii con i quali condivide l’inaugurazione, 10 anni fa a Rossano Scalo, della prima esperienza territoriale di successo di una Pescheria con cottura. Che fu anch’essa un’altra evoluzione de i Minichedd: dalla pesca diretta del bisnonno alla vendita del pescato col nonno nella pescheria comunale, dall’apertura della propria pescheria Il Gambero all’ingrosso del papà e dei suoi fratelli a bordo della Santissima Achiropita, si approdava, infatti, alla gastronomia ed all’utilizzo diretto del pesce fresco, esposto in vetrina, come ingrediente principe di quella che venne ben presto percepita come una vera e propria esperienza culinaria e ancora una volta identitaria.

Gennaro è da subito in prima linea nel laboratorio di lavorazione del fresco ed inizia a cimentarsi in cucina. E con l’altro piede continua a viaggiare, a formarsi, a confrontarsi e ad ispirarsi ad esperienze di gastronomia marinara identitaria di territori, regioni e Paesi diversi e che, dalla Normandia alla Puglia, ciascuna capace di reinterpretare storia e tendenze, gli restituiscono stimoli e suggerimenti, senso del ritorno e fiducia nel futuro, memoria e audacia.

Fino al concepimento ed alla nascita di MiNiKə, erede naturale e legittimo di quei 100 anni storia, passione, coraggio, innovazione, tradizione, famiglia e impresa consolidatesi con quello stesso mare che per i Minichedd – Uomo libero sempre amerai il mare scriveva Baudelaire – è sempre stata fonte di vita, ricchezza, libertà e sperimentazione sociale.

Con MiNiKə si completa, quindi, almeno per ora, anche una parabola storica, iniziata un secolo fa col bisnonno Rosario, a bordo dei gozzi verso Taranto: si ritorna cioè verso il mare, al Lido Sant’Angelo, propaggine contemporanea di un’intera area che per secoli e secoli, con i resti del Fondaco e la Torre Stellata insieme all’antica banchina di cui riaffiorano tracce subacquee, testimoniano l’antichissima e gloriosa storia marittima, spesso dimenticata, di Rossano, oggi fusa nella più grande Città della Calabria: Corigliano-Rossano.

Ad accompagnare Gennaro Scorza in questo percorso che resterà legato a doppio filo al successo della Pescheria con Cottura in Via Ludovico Adimari a Rossano Scalo ci saranno non a caso anche le giovani professionalità formatesi nell’Istituto Professionale Alberghiero dell’Istituto d’Istruzione Comprensivo Majorana di Corigliano-Rossano, divenuto negli ultimi anni fucina e faro esemplare di formazione e innovazione orientata al management dell’identità (Comunicato stampa).

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