Il capogruppo di Uniti per Corigliano Rossano, Piero Lucisano, che milita tra i banchi dell’opposizione, ha duramente criticato la gestione del sindaco Flavio Stasi. «Il disastro Stasi ormai inizia a palesarsi su tutti i fronti – ha dichiarato –. Rispolverare un finto orgoglio come arma di distrazione di massa, come l’istituzione di una nuova provincia, non basta più». Secondo Lucisano, il sindaco cerca di deviare l’attenzione dai problemi reali della città, puntando il dito contro le istituzioni sovraccomunali, in particolare il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Lucisano accusa Stasi di essere più preoccupato delle sue ambizioni politiche future che della città: «Forse è ossessionato dalle prossime elezioni, siano esse regionali, nazionali o persino condominiali». Al centro della polemica anche il delicato tema della sanità, settore su cui Stasi avrebbe lanciato allarmi senza assumersi le sue responsabilità. «Divulga malfunzionamenti, come nella sanità – afferma Lucisano –, dimenticandosi però di essere il Presidente dell’Assemblea Provinciale dei Sindaci sulla sanità. Ha causato scempi in alcuni reparti dell’ospedale Giannettasio, con la complicità di ex direttori sanitari e commissari ASP».
La gestione dell’acqua è un altro tema caldo. «Che fine ha fatto la promessa di una città normale, dove apri il rubinetto e l’acqua scorre senza problemi? – si domanda Lucisano –. È sempre colpa di Sorical?». Il capogruppo prosegue con un elenco di domande rivolte al sindaco, evidenziando la situazione debitoria del comune: «È colpa della Regione se il Comune ha un debito di oltre sette milioni di euro con ARRICAL e SORICAL? E il debito di oltre due milioni con la Provincia di Cosenza per la tassa TEFA, a chi lo dobbiamo?».
Lucisano critica inoltre l’incapacità dell’amministrazione di stimolare la ripresa economica della città, lamentando una generale stagnazione nei settori del commercio, del turismo, dell’agricoltura e degli investimenti edili, che rimangono bloccati. «Anche questo è colpa di Occhiuto? Di chi è la responsabilità di una città ormai ripiegata su se stessa?».
Ma l’opposizione non si ferma qui. Lucisano denuncia anche il degrado ambientale e la mancanza di azioni concrete per risolvere il problema delle discariche abusive: «Le mini discariche sono ovunque, perfino nei torrenti che presto riverseranno rifiuti in mare. Che fine hanno fatto le guardie ambientali promesse? E le fototrappole?». Sul fronte della qualità dell’acqua, Lucisano continua a sottolineare le criticità: «È colpa di Sorical e di Occhiuto se in alcune contrade l’acqua che esce dai rubinetti è maleodorante e contaminata da batteri e metalli pesanti?».
Il capogruppo di Uniti per Corigliano Rossano non risparmia nemmeno l’assessore all’Ambiente, che secondo lui sarebbe già pronto a candidarsi come futuro sindaco. «Consiglierei a entrambi – afferma Lucisano, riferendosi a Stasi e al suo assessore – di scendere sul pianeta terra e di amministrare la città in modo serio. Si occupino seriamente della crisi occupazionale e sociale, che ormai è la vera emergenza di Corigliano Rossano».
Un tema cruciale sollevato dall’opposizione è quello dello sviluppo del porto e delle opportunità economiche che l’amministrazione sembra ignorare. «Dica chiaramente alla città – prosegue Lucisano – perché rifiuta, con scuse e tecnicismi, l’opportunità epocale di far lavorare una multinazionale nel porto. Questa potrebbe portare vero sviluppo, compatibile con le altre vocazioni del territorio, nonostante gli sforzi da parte della Regione e del Presidente Occhiuto di portare investimenti nel territorio jonico».
Lucisano conclude la sua dura critica con un appello al sindaco, chiedendogli di smettere di ricorrere a populismo e demagogia: «Butti nel cestino il libro falso dei sogni e cominci a fare il sindaco sul serio. Smetta di dare sempre la colpa agli altri e faccia una vera analisi di coscienza».
La situazione appare tesa, con l’opposizione che continua a denunciare immobilismo e inefficienza da parte dell’amministrazione Stasi, mentre il malcontento tra i cittadini sembra crescere. Sarà interessante vedere come il sindaco risponderà a queste critiche e se metterà in campo misure concrete per affrontare le emergenze evidenziate dall’opposizione. Per ora, Corigliano Rossano resta una città divisa, con un futuro che appare incerto.