La terza età può portare con sé sfide importanti: la perdita di una persona cara, la solitudine, il distacco dal mondo del lavoro. Condizioni che, se trascurate, possono aprire la strada a forme di disagio psicologico come depressione e isolamento. Ma esiste un antidoto semplice ed efficace: il gioco. Inteso non solo come svago, ma come strumento per stimolare la mente, rafforzare l’autostima e – soprattutto – ritrovare il piacere della socialità.
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A volte, basta una partita a carte o una passeggiata tra amici per tenere lontano il rischio dell’isolamento. In questa fase della vita, il sorriso e il movimento diventano alleati preziosi per mantenere attive le capacità cognitive e prevenire la chiusura emotiva.
Negli ultimi anni, purtroppo, si è assistito a un aumento dei casi gravi legati a depressione, dipendenze da alcol e droghe, anche tra gli over 65. Un fenomeno preoccupante che richiede attenzione e strumenti di prevenzione efficaci.
E proprio il gioco, inserito in contesti stimolanti e naturali, come un parco o un bosco urbano, può diventare un’opportunità per ricostruire legami, riaccendere l’entusiasmo e contrastare l’insorgere di disturbi psicologici.