Dal 1987 a oggi, sei amici suonano dal vivo i grandi classici anni ’60 e ’70: con passione, dedizione e un’anima che resiste al tempo – Una band che attraversa il tempo, senza perdere l’anima. I mito 60 nascono nel 1987, quasi per caso, tra qualche nota improvvisata e la voglia di divertirsi. da allora, quella che era una semplice passione è diventata una parte importante della vita di sei uomini uniti dalla stessa visione: suonare dal vivo i brani che hanno segnato un’epoca. la formazione attuale vede Gianni Campana alla batteria e alla voce, Antonio Paludi al sax, Alfredo Veneziano alla chitarra e voce, Giuseppe Morrone al basso, Giuseppe Lavia alle tastiere, Antonio Campilongo voce, chitarra acustica e classica e Franco Marincolo voce e chitarra. ognuno con uno stile diverso, ma legati da un equilibrio sonoro che si avverte in ogni esibizione.
Live, cuore e ricordi: l’essenza dei Mito 60
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I Mito 60 non imitano, reinterpretano. ogni brano viene reso con rispetto ma anche con una personalità propria, senza filtri. la scelta di suonare esclusivamente dal vivo è coerente con la loro filosofia: niente artifici, solo strumenti, voci, mani e cuore. i brani scelti – tutti appartenenti al repertorio anni ’60 e ’70 – risvegliano emozioni sopite, portano il pubblico in un’altra epoca, ma con l’energia di oggi. come accade in ogni gruppo longevo, anche per I Mito 60 il percorso è stato costellato da cambi di formazione, difficoltà e pause. ma la voglia di suonare non è mai venuta meno. ogni nuovo ingresso è stato un tassello in più. negli ultimi anni, si sono aggiunti tre nuovi componenti che hanno saputo integrarsi pienamente nello spirito del gruppo. la band non cerca clamore. preferisce piccoli palchi, serate sincere, e il contatto con il pubblico. il valore della loro musica sta nella coerenza: da quasi 40 anni mantengono la stessa linea, senza mai piegarsi a mode passeggere.
Non solo cover: i Mito 60 mettono il loro tocco
pur restando fedeli ai brani originali, i Mito 60 non si limitano alla mera esecuzione. ogni pezzo porta con sé una leggera sfumatura, una variazione, un tocco personale che lo rende vivo. è come se ogni canzone venisse “adottata”, trattata con cura ma senza timore di farla propria. sono una memoria sonora in continuo movimento. hanno scelto di restare fedeli a sé stessi, portando avanti un progetto fatto di passione, costanza e autenticità. in un’epoca in cui tutto corre veloce, loro restano fermi sulla loro rotta: suonare, emozionare, condividere. Il loro repertorio ruota intorno ai grandi classici italiani e internazionali degli anni ’60 e ’70. ispirati da artisti come Lucio Battisti, i Nomadi, i Camaleonti, i Dik Dik, Equipe 84, New Trolls, Rino Gaetano, ma anche nomi internazionali come The Beatles, Morris Albert, Carlos Santana. i Mito 60 danno nuova vita a un patrimonio musicale che ha segnato generazioni. sul palco portano pezzi come io vagabondo, sognando la California, senza luce, impressione di settembre, un’ora sola ti vorrei, l’isola di Wight, Quella carezza della sera, Io mi fermo qui, Something, Immagine, e tanti altri brani che oggi sono memoria collettiva.