“Corigliano Rossano, tra unità e decentramento: la questione dei municipi”, è stato questo il tema di un interessante incontro-dibattito che si è tenuto nelle ultime ore presso il salone del liceo scientifico “F.Bruno” a Corigliano. Tra i punti posti al centro del confronto: i ritardi sull’approvazione dello Statuto, la obbligatorietà o meno di decentrare, i principi di partecipazione democratica, l’istituzione dei municipi elettivi o le circoscrizioni, e altre questioni che attengono al nome della città, allo stemma, e al ruolo del centro Jonico nel contesto provinciale. Dopo i saluti iniziali del dirigente scolastico Edoardo Giovanni De Simone, è intervenuto il sindaco Flavio Stasi il quale ha dato un ruolo preminente al Consiglio comunale che si auspica possa votare lo Statuto all’unanimità considerato che si tratta della carta costituzionale della città. «Nessuno ha messo in discussione l’opportunità di mettere da parte l’istituzione dei municipi, fa parte della legge regionale istitutiva della fusione. Si sono manifestate due rappresentazioni diverse sulle modalità: da un lato c’è chi propende per il decentramento dei servizi, altri invece sono per l’istituzione di municipi elettivi. Questa discussione ha, di fatto, congelato il lavoro sullo Statuto. Ora siamo in una fase di sintesi cercando di trovare una soluzione intermedia. Siamo a buon punto e credo che per l’estate la bozza di Statuto arriverà in Consiglio per l’adozione». Una battuta al nostro network il primo cittadino la riserva a chi invoca l’arrivo del commissario ad acta per la gestione dello Statuto: «Una comunicazione elettorale, fa parte anche questa della dialettica politica».
A coordinare i lavori Francesco Tocci, presidente della fondazione “Costantino Mortati” che ha fermamente voluto l’iniziativa: «Vogliamo esprimere come fondazione il nostro punto di vista. La bozza che abbiamo visto finora non ci soddisfa e ci poniamo come soggetto che vuole contribuire al miglioramento dello Statuto, che è di tutti e delle future generazioni. I punti da limare sono quelli sul decentramento amministrativo e sul preambolo iniziale che presenta delle carenze. Walter Nocito, docente Unical, ha esposto le norme che riguardano il decentramento amministrativo degli enti locali. «La sovrapposizione e il confronto tra le legge nazionale – Testo unico degli Enti Locali – e la legge regionale istitutiva della città unica Corigliano – Rossano porta a ritenere che sia indispensabile istituire i Municipi, preferibilmente elettivi. Sulla tarda approvazione dello Statuto, questo potrebbe portare alla nomina da parte del Prefetto di un commissario ad acta». Giampietro Calabrò, docente emerito dell’Unical, ha auspicato che il futuro Statuto possa richiamare principi di buona ed imparziale amministrazione. Si augura, inoltre, che la istituzione dei municipi, non elettivi, possa non creare una sorta di contrapposizione tra il potere sindacale e le forme decentrate di potere attribuito ai delegati del territorio.Tra i presenti, il segretario comunale del Comune di Cassano Ciriaco Di Talia, che rimarca come le forme di decentramento amministrativo che toccano gli enti locali siano ormai superate, poiché creano «una sorta di farraginosità amministrativa che non consente quella che oggi più che mai serve alla macchina burocratica : celerità nelle scelte e unità di visione del futuro». Tra i convenuti l’avvocato Maurizio Minnicelli, Nicola Candiano e Giuseppe Zumpano, già amministratori della ex città di Rossano. Tanti gli spunti emersi. Secondo Minnicelli il «testo dello Statuto va necessariamente emendato e portato alla attenzione dei cittadini. Sulla istituzione dei Municipi ne bastano due identificabili con le ex città di Corigliano e Rossano». Il noto professionista ha poi depositato agli atti della Fondazione – da trasmettere alla Commissione Statuto- un testo emendativo che propone il decentramento amministrativo in relazione al territorio provinciale e regionale e tenga conto dello sviluppo dell’area che interessa la città. L’avvocato Candiano ha sottolineato come «uno Statuto approvato molto tardi possa provocare in extrema ratio lo scioglimento del consiglio comunale». Sui Municipi, l’amministrativista propone la loro elettività con delega di materie ben precise per la gestione accurata della quota parte di popolazione. Infine, l’avvocato Zumpano propone l’istituzione di dipartimenti che puntino a dare alle nuove generazioni gli strumenti per meglio governare una delle zone più feraci e storicamente più evolute dell’intera regione Calabria. Dall’uditorio sono pervenuti spunti altrettanto interessanti da parte di Franco Pacenza, Ernesto Rapani, Giuseppe Turano e Cosimo Esposito: tutti sulla necessità di fare presto e meglio. Occorre dotarsi di una classe dirigente capace per affrontare le problematiche a partire dalla approvazione dello Statuto.