Duecento anni dall’Infinito. Omaggio a Leopardi al Castello Ducale

Corigliano Rossano – Nella sontuosa Sala degli specchi del Castello Ducale, alla presenza di amici e curiosi, sono state decantate le più belle e suggestive poesie di Giacomo Leopardi. La serata è stata organizzata dagli Amici dell’Arte in collaborazione con l’Università Popolare di Rossano, l’evento si è sviluppato in tre momenti: il primo con il prof. Giuseppe De Rosis che ha messo in relazione la figura del “Giovane Favoloso” e la gioventù cogliendo l’antico rapporto tra uomo e natura; il secondo momento è stato approfondito dal professor Gennaro Mercogliano che magistralmente ha saputo tracciare il percorso leopardiano dall’Infinito alla Ginestra; il terzo momento ha visto l’analisi del prof. Armando Maglione, già docente di sociologia della letteratura all’Università Orientale di Napoli, e alcune interpretazioni psicoanalitiche del Canto. Il tutto è stato intervallato dalle musiche eseguite da Francesco Rapani e dalle declamazioni dei lettori Alessandra Mazzei, Bianca Zampino, Franco Cirò, Erminia Madeo, Lella Persiani, Natale Avolio e Placido Bonifacio.

“Interminati Spazi e Sovrumani Silenzi…”, condotto magistralmente da Anna Milieni, è stata una serata in onore dei duecento anni dalla composizione dell’Infinito, tenutasi domenica 27 ottobre alle ore 18,00 grazie al patrocinio dell’assessorato alla cultura del comune di Corigliano Rossano.

“Non potevamo sottrarci all’imperativo del cuore e dimenticare i duecento anni di Infinito, perché gli inviti e i suggerimenti del Leopardi sono tanti: predatore di bellezza, cacciatore di Infinito – dice Giuseppe De Rosis, il mentore de Gli Amici dell’arte – Leopardi lascia quel messaggio finale di evitare l’infelicità addizionale, quella del bellum omnium contra omnes, in vista di una società più giusta, un messaggio su cui riflettere”.

Antonio La Banca

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