Corigliano Rossano – Avviato un procedimento di risoluzione in auto tutela dell’appalto per l’illuminazione pubblica nel Comune di Corigliano Rossano. Roba di circa 24 milioni di euro da spalmare in 15 anni. Il provvedimento reca la firma del dirigente del settore Ambiente Francesco Amica sulla base di alcuni vizi riscontrati. Tra questi l’esistenza di una variante che ha incrementato l’importo di circa 8 milioni di euro. Il problema per l’impresa è che il bando non ammetteva “varianti”. Ma v’è di più. Già ai tempi della gestione commissariale, Bagnato diede incarico affinché verificasse la qualità del servizio erogato dall’impresa ( che ha l’appalto per la sola area urbana di Corigliano – bando affidato sotto la gestione dell’amministrazione Geraci) dalle cui risultanze emergevano rilievi poco confortanti rispetto al servizio reso. Tale risultanze sono finite non solo sulla scrivania dell’ex commissario ma anche su quella dell’attuale sindaco Flavio Stasi. Il dirigente Amica, dal canto suo, quasi da presa d’atto non poteva che dare attuazione a quanto riscontrato. L’impresa ha ora facoltà di presentare una memoria a difesa. Da quanto trapela, l’amministrazione proprio in ragione di tali presunte inadempienze aveva interrotto i pagamenti.