Editoriale. Alta velocità: un appello ai Leghisti e alla partitocrazia jonica. Dov’è la vostra voce?

È arrivato il momento di gridare basta al “tirreno-centrismo” e di pretendere per la costa jonica ciò che le spetta da troppo tempo. Sul punto mi sono già espresso in un precedente editoriale ( https://informazionecomunicazione.it/editoriale-basta-con-il-tirreno-centrismo-e-ora-di-dare-allo-jonio-cio-che-gli-spetta/ ). Non possiamo più accettare il perpetuarsi di una politica trasportistica che continua a trascurare il nostro territorio, relegandolo a una posizione di subalternità rispetto ad altre aree del Paese. Oggi, l’appello è rivolto in primo luogo ai leghisti calabresi jonici e a tutta la partitocrazia: dov’è la vostra voce? Quando sarete disposti a mettervi in gioco per il bene delle vostre comunità? L’alta velocità è in fase di progettazione per la linea Napoli-Battipaglia-Taranto-Bari, prevista per essere completata entro il 2027. Per la Calabria, invece, gli investimenti si concentrano sulla tratta tirrenica Praia-Paola, ma soltanto nel 2030. E la linea jonica? Ancora una volta dimenticata. Un’ingiustizia storica che deve essere affrontata e risolta, perché senza un’equa distribuzione delle infrastrutture non ci sarà mai un vero sviluppo per questa regione. Il popolo leghista jonico, i partiti locali e i loro rappresentanti devono mobilitarsi. Non basta una presenza politica fatta di incarichi e candidature. Serve un minimo di impegno nell’interesse delle comunità che rappresentano. Questo appello è rivolto soprattutto ai leghisti calabresi, affinché sollecitino il Ministro Salvini a includere la linea Jonica nel progetto dell’alta velocità, mettendo fine a un isolamento che ha privato per decenni questa zona di servizi essenziali. Non chiediamo miracoli, ma giustizia. Non servono interventi a macchia di leopardo o progetti stralcio. Ciò che serve è un piano strategico che guardi al futuro della Calabria nella sua interezza, senza privilegiare un’area rispetto a un’altra. Il Tirreno ha già avuto; è ora di riequilibrare la bilancia. È il momento di prendere posizione. Siamo in grado di scrivere una semplice lettera al Ministro Salvini? Di spiegare la tristezza di vivere in una parte di Calabria priva dei servizi minimi? È ora che la politica smetta di essere sorda e si assuma le proprie responsabilità. Lo jonio merita dignità, e questa passa anche attraverso infrastrutture moderne e veloci. L’alta velocità sulla Jonica è un diritto, non una concessione. Ora spetta a voi, politici dello Jonio, rompere il silenzio e farvi sentire! Può essere normale che nel tempo dell’alta innovazione la jonica sia collegata alla Puglia con due soli vecchi intercity? O che si possa viaggiare ancora con le vecchie littorine? Siamo talmente messi male che c’è chi ha festeggiato per i blues…

Matteo Lauria – Direttore I&C

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